La
fondamentale premessa che faccio prima che vi mettiate a leggere questa
recensione è che non sono un grande fan dei Pink Floyd.
O meglio, The Wall è un disco mitico ma non sono
mai riuscito ad ascoltare di fila tutte le canzoni di The Dark Side Of The Moon, è
una musica che mi “spazientisce”, lo so, per molti posso sembrare
blasfemo, ma è più forte di me.
Speak To Me/Breathe.
Lo spirito
del terzo lato del vinile ha voluto farmi ritrovare, tra polvere e giocattoli,
uno scatola magica
contenente A Momentary
Lapse Of Reason, che ha iniziato a girare mentre ero pieno di un sentimento
composto in egual parte da rispetto e scetticismo.
Il rispetto
era dovuto al fatto che i Pink Floyd sono stati una delle band più influenti
della storia della musica, lo scetticismo derivava dalla mia “attrazione”
personale nei confronti di questa band.
Fin da
subito si sente che questo disco non è come i precedenti. Uscito nel 1987
(tutt’altro che annus horribilis per la musica), risente dell’abbandono di Roger
Waters, attraverso il quale sale in cattedra David Gilmour che scrive tutte le
canzoni e produce il disco stesso.
Le canzoni
presenti sono più “veloci” e il suono non è dilatato tra i solchi che sembrano
non finire mai.
La
strumentale Signs Of Life è il conto
alla rovescia per Learning To Fly in
cui l’anima prova a spiccare il volo mossa dal fascino oscuro del cielo e
dell’ignoto (Can’t keep my mind from the
circling sky/Tongue-tied & twisted just an earth-bound misfit, I).
The Dogs Of War è un inno alla pace e un
monito verso tutti gli uomini che non si rendono conto che abbiamo solo un
mondo in cui vivere e farlo schiantare non è una delle migliori idee (One world are we going to smash it down? One
world… one world).
One Slip è una momentanea perdita di
ragione che porta due innamorati in un buco nero, è un rimpianto che non si
dimenticherà mai (One Slip, and down the
hole we fall/It seems to take no time at all/ A momentary lapse of reason/ That
binds a life for life).
Le due parti
di A New Machine sono legate dalla
strumentale Terminal Frost, e parlano
con freddezza e cinismo di rassegnazione (Do
you ever get tired of the waiting?/Do you ever get tired od being in there?/Don’t
worry, nobody lives forever).
Sorrow in chiusura è uno di quei testi
che potresti rileggere all’infinito, ogni volta come la prima. È forse il più
chiaro riferimento della cover.
La voglia di volare è bloccata di fronte al
cielo dai labirinti della mente, nel momento della verità tornano le paure e i
dubbi. Nell’ultima strofa
addirittura nessun richiamo al cielo, ma tutto si incentra su polvere e
silenzio (His blood has frozen &
curdled with fright/His knees have tremule & given way in the night/His
hand has weakned at the moment of truth/His step has faltered).
A Momentary Lapse Of Reason è il mio disco
preferito dei Pink Floyd.
Voto: 9/10
Pink Floyd – A Momentary Lapse Of Reason (1987)
Side One
Signs Of Life
Learning To Fly
One Slip
On The Turning Away
Side Two
Yet Another Movie
Round And Around
A New Machine
Terminal Frost
A New Machine
Sorrow
UK Album
Chart: #3
Produced by Bob Ezrin & David
Gilmour
David Gilmour: guitars, vocals,
keyboards & sequencers
Nick Mason: Electric & acoustic
drums, sound effects
Recording and mixing engineered by
Andrew Jackson