lunedì 25 febbraio 2013

Pink Floyd - A Momentary Lapse Of Reason

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito



La fondamentale premessa che faccio prima che vi mettiate a leggere questa recensione è che non sono un grande fan dei Pink Floyd.
O meglio, The Wall è un disco mitico ma non sono mai riuscito ad ascoltare di fila tutte le canzoni di The Dark Side Of The Moon, è  una musica che mi “spazientisce”, lo so, per molti posso sembrare blasfemo, ma è più forte di me.
Speak To Me/Breathe.
Lo spirito del terzo lato del vinile ha voluto farmi ritrovare, tra polvere e giocattoli, uno scatola magica 

contenente A Momentary Lapse Of Reason, che ha iniziato a girare mentre ero pieno di un sentimento composto in egual parte da rispetto e scetticismo.
Il rispetto era dovuto al fatto che i Pink Floyd sono stati una delle band più influenti della storia della musica, lo scetticismo derivava dalla mia “attrazione” personale nei confronti di questa band.

Fin da subito si sente che questo disco non è come i precedenti. Uscito nel 1987 (tutt’altro che annus horribilis per  la musica), risente dell’abbandono di Roger Waters, attraverso il quale sale in cattedra David Gilmour che scrive tutte le canzoni e produce il disco stesso.
Le canzoni presenti sono più “veloci” e il suono non è dilatato tra i solchi che sembrano non finire mai.
La strumentale Signs Of Life è il conto alla rovescia per Learning To Fly in cui l’anima prova a spiccare il volo mossa dal fascino oscuro del cielo e dell’ignoto (Can’t keep my mind from the circling sky/Tongue-tied & twisted just an earth-bound misfit, I).
The Dogs Of War è un inno alla pace e un monito verso tutti gli uomini che non si rendono conto che abbiamo solo un mondo in cui vivere e farlo schiantare non è una delle migliori idee (One world are we going to smash it down? One world… one world).
One Slip è una momentanea perdita di ragione che porta due innamorati in un buco nero, è un rimpianto che non si dimenticherà mai (One Slip, and down the hole we fall/It seems to take no time at all/ A momentary lapse of reason/ That binds a life for life).
Le due parti di A New Machine sono legate dalla strumentale Terminal Frost, e parlano con freddezza e cinismo di rassegnazione (Do you ever get tired of the waiting?/Do you ever get tired od being in there?/Don’t worry, nobody lives forever).
Sorrow in chiusura è uno di quei testi che potresti rileggere all’infinito, ogni volta come la prima. È forse il più chiaro riferimento della cover.
 La voglia di volare è bloccata di fronte al cielo dai labirinti della mente, nel momento della verità tornano le paure e i dubbi. Nell’ultima strofa addirittura nessun richiamo al cielo, ma tutto si incentra su polvere e silenzio (His blood has frozen & curdled with fright/His knees have tremule & given way in the night/His hand has weakned at the moment of truth/His step has faltered).

A Momentary Lapse Of Reason è il mio disco preferito dei Pink Floyd.



Voto: 9/10

Pink Floyd – A Momentary Lapse Of Reason (1987)

Side One
Signs Of Life
Learning To Fly
One Slip
On The Turning Away

Side Two
Yet Another Movie
Round And Around
A New Machine
Terminal Frost
A New Machine
Sorrow

UK Album Chart: #3

Produced by Bob Ezrin & David Gilmour
David Gilmour: guitars, vocals, keyboards & sequencers
Nick Mason: Electric & acoustic drums, sound effects
Recording and mixing engineered by Andrew Jackson

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