giovedì 12 febbraio 2015

Cristiano Godano Eroe Musicale - Intervista a Sebastiano Giordani





Sebastiano Giordani, co-fondatore dell’agenzia di comunicazione Morning Bell, ci racconta alcuni aspetti di Music Heroes, serie di lezioni-evento che avrà come maestri d’eccezione alcuni fra i personaggi più importanti della musica italiana.


01 Morning Bell, la tua agenzia, sta curando il progetto Music Heroes, una serie di workshop della durata di un giorno che permetterà a musicisti d’ogni livello, ma anche a semplici curiosi, di toccare con mano come funziona il mondo della produzione e della composizione musicale.
Com’è nata questa bellissima idea e quanto è stato difficile realizzarla?
Io e Rossella, la mia socia in Morning Bell, siamo sempre in cerca di nuovi stimoli e opportunità di lavoro da affiancare alla nostra attività abituale di ufficio stampa. Da mesi pensavamo ad un progetto che unisse la musica alla didattica, così è nata l’idea di organizzare dei workshop con grandi artisti. Vogliamo che siano occasioni uniche e irripetibili per chi parteciperà: per questo abbiamo scelto di accettare un numero limitato di iscritti, di modo che possa crearsi un’atmosfera intima e confidenziale con i docenti.


02 Il 28 febbraio la prima lezione. Il primo maestro sarà Cristiano Godano dei Marlene Kuntz. Come lo hai convinto a partecipare?
Quando ci siamo messi a riflettere su chi potesse essere il primo docente, siamo partiti dai nostri gusti, dai nostri ascolti musicali. Per qualche tempo, negli anni Novanta, sono cresciuto a pane e Marlene Kuntz: pensare a Cristiano Godano per Music Heroes è stato immediato e naturale. Così lo abbiamo contattato per proporglielo: il progetto gli è piaciuto e quindi eccoci qui.

03 Cristiano ha dichiarato che “Il seminario cercherà di convogliare l'attenzione dei presenti sull'aspetto creativo nella sua completezza, in tutto ciò che prende in considerazione la mente di chi crea per ottenere il risultato definitivo dei suoi sforzi. Scopo dell'incontro sarà dunque quello di far toccare con mano le reali necessità dell'artista, i suoi tic, le sue manie, i suoi vezzi, i suoi veri interessi, ciò che spesso non coincide con la valutazione ex-post del mondo esterno e/o accademico”. Sembra sia già smanioso di sedere dietro la cattedra. 
Non sarà la prima volta che Cristiano vestirà i panni del docente. Da anni tiene corsi di scrittura creativa in ambito accademico, è un professionista molto preparato da questo punto di vista. Anche questo è stato un aspetto che ci ha convinti a rivolgerci a lui: vogliamo che Music Heroes sia un’occasione di vero apprendimento per i partecipanti, qualcosa che vada oltre una semplice chiacchierata o un incontro con il proprio artista preferito.

04 Il workshop si terrà all’Effettonote di via San Francesco d’Assisi a Milano e durerà dalle 11 alle 18. Come sono strutturati i vari momenti della lezione?
Ci troveremo in uno studio di registrazione molto professionale, tra i più conosciuti e frequentati di Milano. Una scelta non casuale: ci piace l’idea che il docente possa sentirsi a ‘casa’ e che i partecipanti possano vivere per un giorno circondati da strumenti e attrezzature di primo livello. La lezione verrà gestita direttamente da Cristiano, per cui sarà lui ad impiegare il tempo come meglio crederà: di certo non ci sarà da annoiarsi. Naturalmente non faremo morire di fame i partecipanti: a pranzo faremo una pausa…


05 Qual è la risposta di pubblico che ti aspetti?
Difficile rispondere, nel senso che siamo alla prima puntata per cui non abbiamo idea di come possa rispondere il pubblico. Fino ad ora, comunque, le iscrizioni stanno procedendo bene: siamo vicini a raggiungere il numero massimo di posti, che per la lezione di Cristiano abbiamo fissato a 20.

06 Quali saranno i futuri sviluppi di Music Heroes?
L’idea è quella di proseguire con un appuntamento ogni mese e mezzo circa, cercando di cambiare di volta in volta la materia di approfondimento della lezione e il genere musicale di riferimento dell’artista-docente. Per il secondo appuntamento, per esempio, stiamo pensando ad un rapper: è il genere del momento, ci piacerebbe approfondirlo anche dal nostro punto di vista. 

07 Oltre a questo progetto, Morning Bell attualmente su cosa sta lavorando?
La nostra attività principale rimane la promozione di artisti e band musicali su stampa, web, radio e tv. In questo momento stiamo lavorando con diversi italiani e un’internazionale, spaziando tra generi molto diversi tra loro: dall’indie al folk fino al rap. Stiamo seguendo inoltre attività extra-musicali, come la promozione di un film e alcuni lavori di digital pr. Ma siamo sempre in cerca di situazioni nuove: chi si ferma è perduto!

Intervista di Davide Di Cosimo

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito




martedì 10 febbraio 2015

Marlene Kuntz - Complimenti Per La Festa: Intervista al Regista Sebastiano Luca Insinga


Rush finale per la lavorazione del film documentario sui Marlene Kuntz e i vent’anni del loro disco di debutto Catartica. La casa di produzione cinematografica Jump Cut di Trento ha seguito passo dopo passo il tour celebrativo Catartica 994/014 - conclusosi a dicembre dopo 32 date in tutta Italia costellate di sold out - ‘spiando’ la band in sala prove, nei momenti di backstage, negli istanti prima di salire sul palco, durante gli incontri con i fan, nelle lunghe ore in furgone e naturalmente durante le performance live.

Il regista Sebastiano Luca Insinga ha spiegato al Terzo Lato il percorso e le fasi di lavorazione di Complimenti Per La Festa, molto più di un documentario sui Marlene Kuntz.



1 Complimenti Per La Festa si basa sul crowdfunding. Qualsiasi persona può versare una somma di denaro per finanziare il progetto (fino al 16 febbraio). Al momento sei soddisfatto dei risultati ottenuti dall’iniziativa? Di chi è stata l’idea?
Assolutamente, siamo partiti da zero e avere oltre 350 persone che hanno già partecipato al progetto è una grande soddisfazione. Ormai manca veramente poco al 100%


2 Credi che oggi il crowdfunding sia forse l’unico modo per realizzare questo tipo di prodotto? Qual è l’aspetto di questo progetto che ti ha di più meravigliato?
Il Cf è un metodo che permette a chi vuole fare qualcosa.


3 I fan riceveranno alcuni gadget dalla band e il film in anteprima. Una bella idea per avvicinare le persone. Hai avuto modo di interagire con chi ha contribuito economicamente?
Si, sui social o via mail la gente ci scrive, ci chiede come sta andando, quanto manca, a che punto è il montaggio. Sapere che c'è gente che aspetto il tuo film e che ti ha permesso di realizzarlo ti da una grande spinta e allo stesso tempo anche una grande responsabilità. Non possiamo fallire!


4 Hai seguito i Marlene Kuntz per tutto il tour Catartica 994/014. Vivere accanto a una rock band ha qualche lato negativo? Ci puoi raccontare un aneddoto particolare?
Direi di no. Anzi. Girare questo film è stato anche molto divertente. Coi Marlene esiste un ottimo rapporto di fiducia e stima, e questo permette che le cose vadano per il verso migliore e che il film possa veramente entrare dentro la vita di questi artisti, così come ci siamo entrati noi girando.
Chi vedrà il film scoprirà un lato diverso della band. 


5 Nel 2013 avevi già realizzato il video di Solstizio dei Marlene Kuntz insieme al fotografo Simone Cargnoni. Ed ora insieme per Complimenti Per La Festa. Com’è nata la vostra collaborazione? E quella tra voi e il gruppo?
Il documentario sui Marlene Kuntz è nato proprio da un’idea di Simone, che aveva già curato il booklet di “Nella tua luce”, insieme avevamo diretto anche il videoclip di“Solstizio”, primo singolo tratto dall’album. E poi discutendo insieme abbiamo pensato che erano 25 anni di carriera dei Marlene Kuntz, 20 anni dall’uscita di Catartica e che sarebbe stato molto bello fare qualcosa in merito. Contestualmente, sempre intorno a fine agosto, abbiamo scoperto che stavano partendo per un tour proprio per celebrare il ventennale. Il documentario era quindi anche un modo per raccontare il momento presente attraverso il passato.



6 Hai recentemente dichiarato che nel film, grazie all’utilizzo di materiale inedito sui primi sei anni di vita del gruppo, si sovrapporranno due percorsi temporali separati da un decennio. L’uno prevale sull’altro? Il film è strutturato come un classico documentario o è la storia di una rock band che arriva ad un traguardo?
Le due linee narrative si intersecano creando un racconto unico. E l'intento del film è quello di raccontare un album micidiale come Catartica, che era micidiale 20 anni fa ed è micidiale tutt'ora. E raccontarlo attraverso due tempi diversi, il passato delle origini e il presente, cioè il tour.


7 Immagino ci sia un grande lavoro in fase di postproduzione. Quanto sarà difficile esaminare e selezionare il giusto materiale? E’ un lavoro da fare dopo aver registrato il tutto o avete diviso le fasi in tanti piccoli cortometraggi da collegare al momento opportuno?
La fase di montaggio è di fatto già iniziata. Manca ancora qualcosa da girare, ma molte scene esistono già. 


8 Dopo la diffusione cinematografica del film, verrà commercializzato solo in formato digitale o gli appassionati del formato fisico potranno comprare nei negozi un dvd, magari un cd+dvd, con del materiale inedito?
Non saprei rispondere. E' troppo presto per dirlo. Per adesso gli unici che sicuramente vedranno il film sono i raiser che partecipano alla campagna di crowdfunding. In ogni caso saranno loro i primi a vedere il film.


9 In un certo senso chiunque abbia versato una cifra di denaro è un regista di Complimenti Per La Festa. Senti questa responsabilità?
Un produttore più che un regista. Comunque si, certo, la responsabilità la sento. Ma questo mi spinge a dare ancora di più.

10 Professionalmente credo sia un bel traguardo firmare il documentario su una band così prestigiosa. Cosa ti aspetti dal tuo futuro? Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Questo film è già la realizzazione di un sogno. Io sono fan da sempre dei Marlene. Sono parte della mia formazione musicale. Quindi resto concentrato su questo film per adesso, e spero di potermelo godere, magari accanto ai Marlene in uno schermo enorme in un cinema gremito. Se in quel cinema ci venisse anche solo la metà della gente di una data qualsiasi del tour appena trascorso sarebbe sold out!


Intervista di Davide Di Cosimo