giovedì 28 marzo 2013

Quadrophonia




Non ho scritto male. Non voglio parte degli Who, né del rock.
Questo post è dedicato ad un fenomeno nato negli anni settanta e scoppiato in ogni casa negli anni ottanta.
È un fenomeno che ha portato, milioni di ragazzi, compresa la persona che mi ha consegnato questi dischi, a spostare l’arredamento dei soggiorni e dei garage per fare spazio.
Per ballare.
È il fenomeno break.

Le origini del ballo, che diventò presto uno stile di vita, arrivano dall’America, da giovani comunità di afroamericani del South Bronx di New York.
Dalla bandiera a stelle e strisce la breakdance si diffuse in tutto il mondo, negli anni ottanta.
 La cosiddetta Powermore Era introdusse i sapori della danza in tante nazioni, fino ad arrivare in Europa e in Italia, dove si stava pian piano facendo spazio anche l’hip pop.

 Trovarsi tra i solchi di un vinile in cui il tempo ha lasciato un intervallo più grande del calendario è una particolarità che solo il disco fisico può dare. Infatti il movimento break è caduto in silenzio, senza troppe celebrazioni non molti anni fa e sembra che nessuno se lo ricordi.

I dischi in questione sono:
QUADROPHONIA

SIMON HARRIS Here Comes That Sound

MANTRONIX In Full Effect

TECHNOTRONIC Pump Up The Jam

LA MIX Get Loose

DEREK B Bullet From A Gun

THE BEAT MASTER Burn It Up





martedì 26 marzo 2013

"I dischi sono una questione di cuore"

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

Il 23 Aprile 2013, va in scena a Roma il tour del film culto "VINYLMANIA" del regista Paolo Campana. Un progetto che ci viene presentato cosi dal sito Kickstarter:
"Un viaggio nei solchi, Vinylmania è una “love story” ricca di straordinari protagonisti e di artisti di fama internazionale come PHILIPPE COHEN SOLAL (Gotan Project), WINSTON SMITH (l’artista che ha creato le copertine dei Dead Kennedys e Green Day), PETER SAVILLE (colui che ha creato le copertine dei Joy Division e New Order) e DJ KENTARO (il DMC campione del modo dei DJ nel 2002). Devozione, estasi, innamoramento, sofferenza – tutti i sentimenti che il regista del film, Paolo Campana, ha vissuto fino dall’infanzia e che oggi li condivide con altri collezionisti, DJ, musicisti e artisti di tutto il mondo."
Purtroppo sul film non sappiamo dirvi molto anche perche arriva per la prima volta a Roma il 23, possiamo darvi però qualche notizia sulla serata, si svolgerà al circolo degli artisti in via Casilina Vecchia 42, il programma della serata parete dalle ore 19 con il vinyl market e l'aperitivo con il DJ set: Giovannino, alle ore 21 proiezione del film con l'intervento del regista a cura di SupergaCinema, alla fine della proiezione Showcase release dei Bohémien con la presentazione del doppio vinile. Alle ore 24 DJ set Paolo Campana aka Dr.No Simona Faraone. Speriamo in una bella serata della quale anche noi faremo parte.




martedì 12 marzo 2013

Noi Siamo Infinito

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito



Ogni tanto bisogna fare delle eccezioni, e parlare di un film in un blog di musica può sembrare una di quelle, ma se il film in questione ruota tutto intorno ad una canzone, non è che sto andando puoi così fuori tema.
Noi siamo infinito è un film di Stephen Chbosky, tratto dal romanzo ‘Ragazzo da parete’ scritto nel 1999 dallo stesso Chbosky.
La storia è ambientata nel 1991 e a primo impatto potrebbe sembrare il classico film per vecchi ex adolescenti nostalgici degli anni novanta. Ma non fa parte di questo genere di film.
È un film che ti riporta allo stato d’animo giovanile in cui i drammi e le gioie sono esasperati, in cui infinito diventa un viaggio notturno.
In cui il protagonista ha un passato oscuro che non riesce a buttare fuori che si incrocia con gli spettri interiori dei suoi amici.
È la fotografia in continua mutazione di un periodo che molti avranno già dimenticato o che i più superficiali sono convinti di stare ancora vivendo.

La canzone che si sente in tutto il film è Asleep e la prima volta che viene nominata si parla anche di come il vinile sia “diverso” per la musica.

Asleep è stata pubblicata da un gruppo chiamato The Smiths, come b-side del singolo The Boy With The

cover del singolo The Boy With The Thorn In His Side



Thorn In His Side (canzone contenuta nello storico The Queen Is Dead) nell’autunno del 1985, e successivamente inclusa nelle raccolte The World Won’t Listen e Louder Than Bombs, entrambe del 1987.

Questa canzone è la preferita del protagonista e lascia intendere le sue angosce che le foto di Morrissey nell’armadietto della scuola e nella sua stanza riproducono sopra e dentro la sua testa.

È un film che ognuno di noi assimilerà a proprio modo perché non possiamo scegliere da dove veniamo, ma possiamo scegliere dove andiamo da lì.








The Perks Of Being A Wallflower (Noi Siamo Infinito) - Soundtrack




1.Could It Be Another Change -- The Samples
2. Come On Eileen -- Dexys Midnight Runners
3. Tugboat -- Galaxie 500
4. Temptation -- New Order
5. Evensong -- The Innocence Mission
6. Asleep -- The Smiths
7. Low -- Cracker
8. Teenage Riot -- Sonic Youth
9. Dear God -- XTC
10. Pearly-Dewdrops' Drops -- Cocteau Twins
11. Heroes -- David Bowie

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

lunedì 4 marzo 2013

40 anni all'ombra della luna


Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

Il 1 marzo 1973 viene pubblicato negli Stati Uniti dalla Capitol Records "The Dark Side of the Moon" , in italiano "Il lato oscuro della Luna", concept album (l'ottavo in studio) del gruppo britannico
Pink Floyd.
L'opera ebbe vita grazie a numerose sperimentazioni musicali che i Pink Floyd provavano durante i loro live per poi riprovarle e riadattarle durante le registrazioni, ma senza le lunghe parti strumentali che erano diventate una caratteristica peculiare del gruppo dopo l'abbandono nel 1968 di Syd Barrett, membro fondatore e principale compositore. Un disco pieno di temi riflessivi e mistici sui quali i Pink Floyd vogliono far mettere a suo aggio l'ascoltatore per far si che possa attentamente analizzare le sue proprie considerazioni, tra i temi probabilmente più espliciti vi è sicuramente il conflitto interiore, il rapporto con il denaro, il trascorrere del tempo e anche quello dell'alienazione mentale, ispirato sicuramente dai disturbi mentali di Barrett.
L'album iniziò a essere pubblicizzato diversi mesi prima dell'inizio effettivo delle registrazioni in studio. Il materiale venne migliorato e raffinato durante il Dark Side of the Moon Tour, e venne registrato in due sessioni nel 1972 e nel 1973. I Pink Floyd usarono alcune delle tecniche di registrazione più avanzate, inclusi la registrazione multitraccia e i loop. In molte tracce si usarono sintetizzatori analogici e, in sottofondo, anche una serie di interviste con la band e lo staff tecnico in forma di aforismi filosofici. Il tecnico del suono che realizza uno dei capolavori stilistici della storia musicale è Alan Parsons che contribuì alla nascità di alcuni degli aspetti sonori più innovativi, incluso il ticchettìo e lo scoccare degli orologi in Time.

The Dark Side of the Moon fu un successo immediato, mantenne il primo posto della classifica statunitense per una settimana, e successivamente vi rimase lì per altre 741 settimane dal 1973 al 1988, incredibile?. Nel giugno 2011 ha toccato le 1000 settimane nella classifica US Top Catalog. Con 50 milioni di copie vendute, è uno dei dischi più venduti della storia terzo in classifica dietro a Thriller di Michael Jackson e Back in Black degli AC/DC, ancora pensate che sia incredibile?,Be allora dovete anche sapere che questo disco è spesso considerato uno dei migliori album di tutti i tempi, sia dai critici sia dai semplici appassionati.
Nel 2003 è stato pubblicato Classic Albums: Pink Floyd – The Making of The Dark Side of the Moon, film documentario sulla sua realizzazione.
Ma forse bisogna tornare alle origini per spiegarvi meglio, nel dettaglio, come nasce The Dark Side of the Moon, dopo il lancio di Meddle, i membri della band si riunirono nel dicembre del 1971 per un tour mondiale. Mentre provavano, a Londra, avevano in mente la realizzazione di nuovi pezzi. In una riunione a casa di Nick MasonRoger Waters propose di integrare il nuovo album come parte del tour. L'idea di Waters consisteva in un disco che doveva avere temi fastidiosi anzi come disse proprio lui: «facessero arrabbiare la gente», focalizzandosi sulle pressioni che dovette fronteggiare la band per il suo stile di vita e sui problemi mentali che aveva l'ex-membro del gruppo, Syd Barrett. In un'intervista concessa alla rivista Rolling Stone, David Gilmour disse:

« Credo che tutti pensassimo – e Roger sicuramente lo pensava – che molti dei testi che stavamo usando fossero un po' troppo indiretti. C'era decisamente la sensazione che le parole stessero per diventare più chiare e specifiche. »


I quattro membri del gruppo furono d'accordo nell'accogliere l'idea di Waters, il chitarrista David Gilmour, il batterista Nick Mason e il tastierista Richard Wright parteciparono alla composizione e alla produzione del nuovo materiale, Waters registrò i primi demo nella sua casa di Islington, in un piccolo studio di registrazione allestito in un capanno in giardino. La band provò in un magazzino di Londra che apparteneva ai Rolling Stones, poi nel Rainbow Theatre. Inoltre comprarono un nuovo equipaggiamento, inclusi nuovi amplificatori, altoparlanti e un mixer a 28 canali con quattro uscite quadrifoniche e un impianto di luci, per un totale di nove tonnellate di attrezzature trasportate con tre camion.
E nonostante fosse il suo primo tour con un album intero, la band riuscì ad affinare e migliorare il nuovo disco, che intanto aveva già il nome provvisorio di The Dark Side of the Moon, ma dato che il titolo era già stato usato da un'altra band, i Medicine Head, il nome fu momentaneamente cambiato in Eclipse.
Ogni lato del disco costituisce un'opera musicale unica e continua. Le cinque tracce di ognuno dei due lati rappresentano vari stadi della vita umana. L'album comincia e termina con un suono di battiti cardiaci per farci entrare probabilmente più a contatto con la musica che segue, esplorando la natura dell'essere umano e, secondo Waters, «l'empatia». Speak to Me e Breathe insieme degli elementi futili della vita, che accompagnano la sempre presente minaccia della pazzia. Spostando la scena in un aeroporto, la strumentale On the Run (in cui è protagonista il sintetizzatore) evoca lo stress e l'ansia provocati dal settore moderno dei trasporti, con particolare riferimento alla paura di volare. Time invece tratta del modo in cui il passaggio del tempo può controllare la vita di un individuo. A questa traccia segue il tema del ritiro in solitudine nella canzone Breathe (Reprise). La prima parte termina con The Great Gig in the Sky, profonda metafora sulla morte. La prima traccia del lato B, Money, parla del consumismo prendendosene gioco, con un testo decisamente ironico. Money è stata la canzone di maggior successo commerciale. Us and Them parla dell'etnocentrismo e del confronto, per descrivere le relazioni personali.Brain Damage tratta della malattia mentale come risultato del porre la fama e il successo in cima alla lista delle necessità umane. In particolare il verso che tradotto è «e se la band in cui sei comincia a suonare diverse melodie» si riferisce allo stato mentale dell'ex-membro Syd Barrett senza ombra di dubbio. The Dark Side of the Moon termina con Eclipse, che espone i concetti di alterità e unità, mentre forza l'ascoltatore a riconoscere le caratteristiche comuni a tutti gli esseri umani.

The Dark Side of the Moon fu inciso negli Abbey Road Studios. Come capo tecnico audio fu assunto Alan Parsons, che aveva già lavorato come assistente in Atom Heart Mother e come ingegnere del suono negli album dei Beatles Abbey Road e Let It Be.

La prima traccia registrata fu Us and Them il 1º giugno, seguita sei giorni dopo da Money, per la quale vennero creati vari effetti sonori sotto forma di loop di oggetti inerenti al denaro, incluse monete lasciate cadere in una scodella di ceramica.
Al rientro dagli Stati Uniti nel gennaio 1973, registrarono Brain Damage, Eclipse, Any Colour You Like e On the Run, mentre venivano messe a punto le parti già pronte. La band registrò anche materiale visivo con il regista Adrian Maben per Pink Floyd: Live at Pompeii e una volta terminato il lavoro in studio iniziò una tournée in Europa.



A livello strumentale, sicuramente The Dark Side of the Moon è conosciuto per gli effetti sonori che lo compongono. Nick Mason, responsabile della maggior parte degli effetti usati, fu accreditato come unico compositore di Speak to Me, brano di introduzione composto con un effetto cross-fade, realizzato con frammenti di altre canzoni dell'album. Insieme alla tradizionale strumentazione rock, i Pink Floyd ricorsero anche all'uso di sintetizzatori, oltre a suoni originali e inconsueti, come un assistente tecnico che corre nella camera di riverberazione dello studio in On the Run, o una grancassa modificata in modo tale da simulare la frequenza cardiaca di un essere umano. Quest'ultimo è ben distinguibile all'inizio e alla fine del disco, ma si può sentire più sporadicamente anche in Time e On the Run.

« Mi sembrava importantissimo. Non ricordo più perché volessi delle voci qui. »
(Roger Waters)

Altra particolare caratteristica di The Dark Side of the Moon sono le voci che si possono sentire lungo tutta l'esecuzione. Durante le registrazioni, Waters reclutò il personale e gli altri presenti nello studio per rispondere ad alcune domande stampate su dei cartelloni: gli intervistati rispondevano davanti a un microfono in una stanza con poca luce, dove gli venivano mostrate una serie di domande prima molto semplici (riguardanti, ad esempio, il colore o il piatto preferito), per poi passare ad altre più complesse attinenti al tema centrale dell'album.

« La gente che non viene mai intervistata è quella che dice le cose più interessanti. »
(David Gilmour)

La domanda «quando è stata l'ultima volta in cui sei stato violento?» era seguita immediatamente da «avevi ragione?». Roger "The Hat" Manifold, manager per le tournée dei Pink Floyd, fu l'unico a essere intervistato in modo convenzionale, poiché in quel momento non si trovavano i cartelloni. Quando gli fu chiesto del momento in cui era stato violento con un altro conducente, Manifold rispose «...gli diedi una scossa breve, rapida e potente...» («... give 'em a quick, short, sharp shock ...»), e sul tema della morte affermò: «Vivi oggi, perché domani potresti non esserci più. Questo sono io» («Live for today, gone tomorrow. That's me»).
Dopo aver terminato le interviste, la band assunse il produttore Chris Thomas per procurarsi «un paio di orecchie fresche». I quattro membri del gruppo avevano opinioni discordanti riguardo al missaggio finale, con Waters e Mason che preferivano un mix "secco" e "pulito" dando maggiore spazio agli elementi non musicali, al contrario di Gilmour e Wright che volevano optare per uno più delicato e con più riverbero. Più tardi Thomas smentì tali disaccordi, dicendo:
«non c'erano differenze di opinione tra di loro, non ricordo Roger dire una sola volta di volere meno eco. Infatti, non c'era nessun indizio che dicesse che avrebbero litigato. C'era un'atmosfera molto creativa, ci si divertiva molto.»
Sebbene non si conosca la verità, ciò che venne alla luce fu anche grazie al suo intervento. Thomas fu responsabile di vari cambiamenti significativi nell'album, come l'eco usato in Us and Them.

The Dark Side of the Moon fu pubblicato inizialmente solo in formato vinile con una copertina pieghevole, disegnata dalla Hipgnosis e George Hardie, che mostrava un prisma triangolare rifrangente un raggio di luce sul fronte. La Hipgnosis aveva già disegnato varie copertine per la band con risultati controversi; la EMI non aveva gradito le immagini di Atom Heart Mother e Obscured by Clouds, poiché si aspettavano disegni più tradizionali con lettere e caratteri, ma i disegnatori poterono ignorare le critiche perché sotto contratto con il gruppo. Per The Dark Side of the Moon Richard Wright gli chiese qualcosa di più elegante, pulito e di classe. La compagnia artistica presentò sette disegni, ma i quattro membri del gruppo scelsero senza discussioni quello del prisma, opera di Hardie e ideato da Thorgerson durante una sessione di brainstorming con Powell. Esso rappresenta tre elementi: l'illuminazione dei concerti della band, i testi delle canzoni e la volontà di Wright di un progetto "semplice e audace". Il fascio di luce nell'immagine ha sei colori, escludendo l'indaco dalla tradizionale divisione della sequenza in rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola, e prosegue lungo tutto l'interno della confezione dividendola orizzontalmente in due parti: in quella inferiore compaiono i testi delle canzoni mentre in quella superiore vi è l'elenco delle tracce e i crediti; la linea verde si muove come unelettrocardiogramma (soluzione grafica suggerita da Roger Waters).
Il titolo generalmente non compare esternamente sulla copertina. In molte stampe, fra cui la prima inglese ed americana, era presente un adesivo rotondo sulla confezione di plastica trasparente del disco che indicava nome del gruppo e titolo. In altre, successive, l'adesivo fu sostituito da una stampa direttamente sulla copertina. All'interno della confezione pieghevole si trovavano degli adesivi e due poster, uno con immagini della band in concerto con lettere sparse a formare la scritta "PINK FLOYD", l'altro con una fotografia agli infrarossi delle Piramidi di Giza creata da Powell e Thorgerson. Nel 2003 VH1 posizionò la copertina al quarto posto della sua classifica delle migliori copertine di tutti i tempi.

La copertina della prima edizione su CD, pubblicata nel 1984 su etichetta EMI-Harvest, rispecchia in scala quella originariamente prevista per il disco 33 giri, con l'aggiunta in alto a destra di un cerchio bianco contenente nome del gruppo e titolo.

La seconda edizione su CD è stata presentata nel 1994. In questa versione sia il nome della band sia il titolo compaiono solamente in costa. Il fronte presenta un prisma non più trasparente ma opaco, nel quale entra un raggio di luce bianca che viene in parte riflesso dalla superficie.


« ... Penso che quando fu terminato, tutti pensavamo che fosse la cosa migliore che avessimo mai fatto fino ad allora, e tutti erano molto soddisfatti, ma non è che qualcuno lo considerasse cinque volte migliore di Meddle, o otto volte migliore di Atom Heart Mother, oppure lo valutasse per il numero di copie che esso ha di fatto venduto. È stato... non solo un buon album, ma anche nel posto giusto al momento giusto. »
(Nick Mason)


NazioneCertificazioneVenditeData ultima certificazione Note:
  • Australia 11× Platino 770.000+ 
  • Austria 2× Platino 60.000+ 15 maggio 2003 
  • Canada 2× Diamante 2.000.000+ Marzo 2003 
  • Germania 2× Platino 400.000+ 1993 
  • Italia 4x Diamante 1.300.000 Aprile 2011 Dal 2009 in poi
  • Polonia Platino 20.000+ 29 ottobre 2003 
  • Regno Unito 9× Platino 4.114.000 al 1 gennaio 2012 15 aprile 2005 Sesto album più venduto di sempre
  • U.S.A. 15× Platino 15.000.000+ 6 aprile 1998 

Tracce:

Versione originale:
Lato A

  1. Speak to Me – 1:30 (Mason)
  2. Breathe – 2:43 (Waters, Gilmour, Wright)
  3. On the Run – 3:30 (Gilmour, Waters)
  4. Time + Breathe (Reprise) – 6:53 (Mason, Waters, Wright, Gilmour)
  5. The Great Gig in the Sky – 4:15 (Wright, Torry)
Durata totale: 18:51 

Lato B

  1. Money – 6:30 (Waters)
  2. Us and Them – 7:34 (Waters, Wright)
  3. Any Colour You Like – 3:24 (Gilmour, Mason, Wright)
  4. Brain Damage – 3:50 (Waters)
  5. Eclipse – 1:45 (Waters)

Durata totale: 23:03


Versione rimasterizzata del 1994:

  1. Speak to Me + Breathe – 3:57 (Mason / Waters, Gilmour, Wright)
  2. On the Run – 3:31 (Gilmour, Waters)
  3. Time + Breathe (Reprise) – 7:05 (Mason, Waters, Wright, Gilmour)
  4. The Great Gig in the Sky – 4:47 (Wright, Torry)
  5. Money – 6:23 (Waters)
  6. Us and Them – 7:48 (Waters, Wright)
  7. Any Colour You Like – 3:25 (Gilmour, Mason, Wright)
  8. Brain Damage – 3:50 (Waters)
  9. Eclipse – 2:06 (Waters)

Durata totale: 42:52


Versione SACD ibrida del 2003:

  1. Speak to Me – 1:16 (Mason)
  2. Breathe – 2:44 (Waters, Gilmour, Wright)
  3. On the Run – 3:32 (Gilmour, Waters)
  4. Time + Breathe (Reprise) – 7:06
  5. The Great Gig in the Sky – 4:44 (Wright, Torry)
  6. Money – 6:32 (Waters)
  7. Us and Them – 7:40 (Waters, Wright)
  8. Any Colour You Like – 3:25 (Gilmour, Mason, Wright)
  9. Brain Damage – 3:50 (Waters)
  10. Eclipse – 2:04 (Waters)

Durata totale: 42:53

Immersion Edition:

Nel 2011 è uscita un'edizione tutta nuova dell' album che contiene 3 CD audio, 2 DVD e un Blu-ray più un libro di 40 pagine e materiale bonus.
Disco 1

Il primo disco è l'album originale rimasterizzato.

Disco 2

Il secondo disco contiene le stesse tracce del disco ma registate dal vivo al Wembley Stadium di Londra nel 1974.

DVD 1
  • The Dark Side of the Moon, James Guthrie 2003 5.1 Surround Mix
  • The Dark Side of the Moon, James Guthrie 2003 5.1 Surround Mix
  • The Dark Side of the Moon, LPCM Stereo mix
  • The Dark Side of the Moon, Alan Parsons Quad Mix audio a 448 kbps
  • The Dark Side of the Moon, Alan Parsons Quad Mix

DVD 2

  • Live a Brighton, 1972:
  • Careful With That Axe, Eugene (Inedito su DVD)
  • Set The Controls For The Heart Of The Sun (Inedito su DVD)
  • Classic Albums: Pink Floyd – The Making of The Dark Side of the Moon
  • Screen film dei concerti (60 min.):
  • British Tour, 1974
  • French Tour, 1974
  • North American Tour, 1975

Blu-ray:

  • AUDIO: The Dark Side of the Moon, James Guthrie 2003 5.1 Surround Mix
  • AUDIO: The Dark Side of the Moon, Original stereo mix (1973)
  • AUDIO & VIDEO: Live a Brighton, 1972:
  • Careful With That Axe, Eugene (Inedito su DVD/Blu-ray)
  • Set The Controls For The Heart Of The Sun (Inedito su DVD/Blu-ray)
  • AUDIO & VIDEO: Classic Albums: Pink Floyd – The Making of The Dark Side of the Moon
  • AUDIO & VIDEO: Screen film dei concerti
  • British Tour, 1974
  • French Tour, 1974
  • North American Tour, 1975
  • AUDIO & VIDEO: Screen film dei concerti
  • British Tour, 1974
  • French Tour, 1974
  • North American Tour, 1975

Disco 3

  • The Dark Side of the Moon, 1972 Early Album Mix di Alan Parsons
  • The Hard Way (tratto dal progetto ‘Household Objects’)
  • Us And Them, demo di Richard Wright
  • The Travel Sequence, live in Brighton, June 1972
  • The Mortality Sequence, live in Brighton, June 1972
  • Any Colour You Like, live in Brighton, June 1972
  • Money, demo di Roger Waters (Inedito)

Materiale bonus:
  • un Booklet rilegato di 40 pagine,
  • un Booklet rilegato di 24 pagine con foto originali di Jill Furmanovsky
  • una Stampa artistica esclusiva
  • 9 Sottobicchieri con i primi schizzi di Storm Thorgerson
  • 3 Biglie
  • un Sacchettino per le biglie
  • 4 Carte da collezione con disegni e commenti di Storm Thorgerson
  • una Replica del pass per il backstage del tour ‘The Dark Side of the Moon’
  • una Replica del biglietto del concerto del tour ‘The Dark Side of the Moon’
  • una Sciarpa
  • 3 Buste
  • un Booklet di 12 pagine con tutti i riconoscimenti
  • una Lettera


Formazione:


Pink Floyd

  • David Gilmour – voce, chitarra elettrica, sintetizzatore VCS3,produzione
  • Nick Mason – batteria, percussioni, effetti sonori, produzione
  • Roger Waters – basso, voce, sintetizzatore VCS3, effetti sonori, produzione
  • Richard Wright – tastiere, voce, sintetizzatore VCS3, produzione 


Altri musicisti

  • Dick Parry – sassofono in Money e Us and Them
  • Clare Torry – voce in The Great Gig in the Sky, voce d'accompagnamento
  • Lesley Duncan – voce d'accompagnamento
  • Barry St. John – voce d'accompagnamento
  • Liza Strike – voce d'accompagnamento
  • Doris Troy – voce d'accompagnamento 

Produzione
  • Alan Parsons – tecnico audio
  • Peter James – tecnico assistente
  • Chris Thomas – consulente del missaggio
  • George Hardie – illustrazioni
  • Hipgnosis – grafica, fotografia
  • Jill Furmanovsky – fotografia
  • James Guthrie – supervisore del remastering nelle edizioni del ventesimo e trentesimo anniversario,  missaggio in 5.1 nell'edizione del trentesimo anniversario
  • Doug Sax – remastering nelle edizioni del ventesimo e trentesimo anniversario
  • David Sinclair – note di copertina nella riedizione in CD
  • Storm Thorgerson – grafica
  • Drew Vogel – fotografia nella riedizione in CD