venerdì 28 giugno 2013

Renato Zero - Amo Capitolo 1

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito



È più che lecito domandarsi cosa abbia da dire ancora Renato Zero, classe 1950, quarant’anni di dischi, di cui uno, Amore Dopo Amore, ha venduto  1.300.000 copie (suo record personale).
Renato come sanno tutti è nato al Piper, dove ha deciso di presentare il singolo Chiedi Di Me, da quei giorni a Via Tagliamento in cui non si sapeva dove finiva una lacrima e dove iniziava un sorriso, ne ha fatta di strada, il ragazzo della Montagnola.



È stato nel corso degli anni settanta uno dei personaggi più strani e discussi dalla critica. È l’unico caso in Italia, in cui un cantante può permettersi senza vergogna o compromessi di cantare, l’una accanto all’altra, canzoni come Mi Vendo, I Migliori Anni Della Nostra Vita, Sbattiamoci, Il Cielo.
E’ riduttivo definirlo semplicemente cantante o cantautore o artista, nel disco Presente (vinile più venduto del 2009) si autodefinisce operaio specializzato in  manutenzioni straordinarie di teste sognanti.

Sono passati quarant’anni da No, Mamma, No! e l’amore di Renato è cresciuto cambiato e maturato, sia per i suoi sorcini, che per il suo percorso.

“A chi arriva a un’età come la mia potrebbe venir voglia di dire: vabbè, invece di cantare facciamoci due gargarismi. No, non posso farlo proprio adesso che sto bene, sono insolitamente allegro e amo, con tutte le controindicazioni”.

Il disco registrato tra Roma, Londra e Budapest ha visto, tra gli altri, la collaborazione di Trevor Horn (produttore di Paul McCartney, Genesis, Simple Minds, Robbie Williams) è uscito il 12 marzo ed è subito salito al primo posto in classifica .
È definito dallo stesso cantante un lavoro definitivo come si nota dal sigillo in ceralacca della copertina e dalle parole scritte all’interno del disco.
Ci fu amore nelle notti del Piper. Sui cellulari della polizia che ci conducevano regolarmente al più vicino Commissariato per i soliti accertamenti. Interrompendo le nostre lezioni di estetica comparata e trasgressioni applicate.
Amore in cima al pollice che esibivamo per scoccare un passaggio in macchina. Ancora amore mentre eravamo in fila per essere scelti per una comparsata a Cinecittà.
Amore nella lunghezza dei capelli. Nelle gonne sempre più corte. Nella digestione delle ingiurie di quei quattro borghesucci senza fissa dimora.

In questo Album ci sono tappe salienti del mio amore pellegrino. Che non si è mai negato all’impegno ed alla ricerca. Vivendo talvolta il lampo di uno sguardo. L’eternità di una carezza. La persistenza di una richiesta mai esaudita. Ma costantemente vigile e presente.
L’amore mi ha guarito facendomi male.
Mi ha sorpreso migliorandomi.
È entrato nelle mie canzoni con irruenza e dolcezza. Ma senza mai palesarsi diverso da come l’ho sempre pensato, intuito e successivamente incontrato…
Tu l’hai capito chi è!?!?! E’ il mio pubblico!

Chiedi Di Me, primo singolo, riporta tutti proprio ai tempi dell’università di vita chiamata Piper (Per spaventarli lo sai/Basta fargli vedere che ami/Che giudizi non temi/Che in pace sei tu/ Chiedi di me a quei bigotti laggiù/I Dubbi che seminai non li sciolsero mai/Poveri cristi!/ Corpi deserti!).



Il primo lato contiene anche Una Canzone Da Cantare Avrai, in cui è lo stesso Renato a parlare al pubblico (Dischi d’oro e trofei non li troverai appesi/Solo nude pareti l’essenzialità…) (Mi fa bene osservare la vita passare/Apprezzando  e godendo ogni cosa che ho/Ma non posso permettermi inutili soste/Per raggiungere un cuore si suda però); e Il Nostro Mondo, una delle più belle del disco, in cui si parla dell’amore verso un’altra persona (In mezzo al caos/E nell’immensità/ E’ un miracolo essere qua/Vicini) (Che cosa aspetti, vieni abbracciami/ Con tutto il cuore forza stringimi/ Hai bisogno di me/Come anch’io di te/Anch’io di te!/Perché questo è il nostro mondo/Perché solo non vivrei/ Se vuoi la luna te la prendo/Per te che cosa non farei).
Sull’altro lato del disco sono incise canzoni sulle sfaccettature dell’amore e della memoria, Angelina è il ricordo nostalgico della portiera del palazzo, Lu è dedicata a Lucio Dalla, I ’70 è un dipinto sugli anni del successo e sul punto da cui ripartire.
Il secondo disco si apre con Un’apertura D’ali, forse la canzona più bella di Amo.

Il ticchettio di te di te
E’ assenza che fa compagnia
In questa notte di caffè
Di sogni ad orologeria
Sapessi quanta vita c’è
Nel ticchettio di te di te
La vita è un’apertura d’ali
Quel senso di cometa
Che c’è dentro noi
L’amore ci fa prigionieri
Eppure sembra libertà
Ma ci sarà una sera
Che capirai di me
Silenzi e chiaroscuri
Lo stormo di pensieri
Che volano da te



La Vacanza è un pezzo più allegro che rompe il clima sentito della precedente canzone (Renato ci mancherai!) e Oramai è un conflitto sulle ceneri di un amore (Piangono i pianeti/ L’universo intero piange/ Nel vedere questi umani/ Mentre perdono i colori/ Gli entusiasmi la passione/ Non deludermi ti prego/ Se vuoi ti lego).
Tutto Inizia Sempre Da Un Sì è una preghiera verso se stessi e gli altri (Se il nemico tuo sei tu/ Il primo dubbio nasce da lì/Se fallisce l’onestà/muore una parte di te!/ Io non mi rassegnerò/ Se sbaglierò mi correggerò/ Ho sempre cercato in me/ Le mie risposte/Speranze riposte/ Ho bisogno di cose vere/ Notti chiari frasi sincere perché/ Sia gioia nuovamente/ Il viaggio sia eccitante).
In Vola Alto Renato cerca di spronare gli animi (Pensa in grande fallo ancora/ Tu cavalca quell’idea/Suda incazzati e poi prega/ E quanto puoi tu scappa via…/ CHE SOFFRIRE DI CORAGGIO E’ LA PIU’ BELLA MALATTIA…VOLA ALTO!)

Dovremmo Imparare A Vivere ironizza sui costumi del mondo di oggi (Abbiamo perso credito/ Fiducia/ Autonomia/ Il primo che si candida si abbuffa e scappa via!/ Hai visto mai?/ Alla fine i coglioni saremo noi).
L’ultima canzone è La Vita Che Mi Aspetta in cui tutte le esperienze vissute, i fallimenti, i successi, alimentano ancor di più l’amore verso il futuro (Ma la vita che mi aspetta non mi fa paura/Il domani che mi aspetta non mi fa paura/C’è una forza che fa superare ogni barriera/Così intensa come una preghiera/ E’ la vita che mi aspetta e non mi fa paura).
Amo – Capitolo 1 è un disco poetico e quasi testamentario per Renato, è un viaggio che parte dai tempi del Piper, passando per una portiera, per il ricordo di Lucio Dalla e per l’amore che ha accompagnato e continua all’infinito.
Perché Renato Zero è un pezzo di Roma che cammina.

Ed infine a tutti quelli che mi rendono testimone di momenti d’amore autentici e duraturi, alimentando la mia convinzione che l’amore esiste, serve, forma e contribuisce a realizzare progetti magnifici come questo mio.
E ancora grazie a Dio per farmi sentire ancora vivo, attivo, creativo e perennemente innamorato!

GRAZIE DI QUEST’INCONTRO

Voto 8/10


Renato Zero – Amo Capitolo 1 (2013) Edizione Limitata Numerata Vinile

Disco Uno Lato A
Chiedi Di Me
Una Canzone Da Cantare Avrai
Il Nostro Mondo

Disco Uno Lato B
Voglia D’amare
Angelina
Lu
I ‘70

Disco Due Lato A
Un’apertura D’ali
La Vacanza
Oramai

Disco Due Lato B
Tutto Inizia Sempre Da Un Sì
Vola Alto
Dovremmo Imparare A Vivere
La Vita Che Mi Aspetta


Ideazione e regia di Renato Zero

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito



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