domenica 21 aprile 2013

Johnny Marr - The Messenger

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito




Ctrl+C Ctrl+V. E’ divenuto famoso negli anni ottanta come chitarrista degli Smiths (qui la recensione di The Queen Is Dead), gruppo nell’ambito del quale ha creato insieme al cantante Morrissey uno stile musicale in grado di fare scuola.

Morrissey e Johnny Marr
ai tempi dei The Smiths


È passato parecchio tempo dal 5 settembre 1988, il giorno in cui gli Smiths pubblicarono “Rank”- The Live Lp, il loro ultimo disco.
Da quel giorno questo grandissimo maestro del suono e dell’innovazione che ha inventato quella musica che oggi risponde al nome di indie-rock, è entrato a far parte di diversi gruppi (The The,Modest Mouse, tra gli altri),  ha collaborato con altri artisti (tra i quali Simple Minds, nel memorabile concerto in onore di Nelson Mandela del 1988, Oasis per Haethen Chemistry, Pet Shop Boys e Talking Heads), ha suonato dodici chitarre e scritto le musiche per la colonna sonora del film Inception di Christopher Nolan con protagonista Leonardo Di Caprio.

Non contento di aver riscritto la storia della musica con una delle più importanti band di sempre, ha continuato spingersi oltre i confini durante la sua carriera lavorando con i migliori artisti del pianeta.

The Messenger, suona davvero strano per un personaggio come lui, è il primo album da solista.
Pubblicato il 25 febbraio 2013, racchiude tutta la genialità e l’originalità del suono particolare che ha contraddistinto gli Smiths, ma non è un revival nostalgico di un passato che non esisterà più (Morrissey su un eventuale reunion degli Smiths disse: “Preferirei mangiare i miei testicoli, e questo detto da un vegetariano”) e il risultato di un processo evolutivo ed interrogativo decontestualizzato dai ricordi e reintrodotto nel mondo contemporaneo senza troppi fronzoli.
Si sente negli accordi e nello stile che lui è l’originale, il maestro, e che la maggior parte della musica alternativa di oggi non si è spinta oltre, ha provato solo ad imitare, e la fotocopia è sempre più nera dell’originale, dopotutto.
È un ritorno sulle scene, anzi un’opera prima a tutti gli effetti, che ci voleva proprio.

Il brano più rappresentativo è proprio la titletrack, brano che ha anticipato l’uscita del disco.

L’altro singolo del disco è Upstars, ma tutti i brani sono importanti e geniali, come European Me, una canzone molto molto molto “non italiana” di cui si sentiva la mancanza, o Generate! Generate!, ma anche New Town City Velocity.
Fate prima ad ascoltarlo tutto. È un disco completo e definitivo.
Non ho problemi a dire che dal primo momento in cui l’ho messo sul giradischi ho capito che è uno dei migliori dischi che abbia mai sentito.

L’unica nota stonata, ma è un pensiero personalissimo, la trovi quando per caso ritrovi sulla scrivania il disco di Johnny Marr e un disco di Morrissey e pensi…
 Ah, se non si fossero divisi a quest’ora…

Ma la storia è andata com’è andata e non piangiamoci addosso, piuttosto ascoltiamo questo memorabile disco.

THERE IS A LIGHT THAT NEVER GOES OUT



Voto: 9/10

Johnny Marr – The Messenger (2013)

Side A
The Right Thing Right
I Want The Heartbeat
European Me
Upstars
Lockdown
The Messenger

Side B
Generate! Generate!
Say Demesne
Sun And Moon
The Crack Up
New Town Velocity
Word Starts Attack

Produced by Johnny Marr and Doviak
Recorded in Manchester and Berlin
Mixed by Claudius Mittendorfer at Atomic Heart New York
Mastered by Frank Arkwright at Abbey Road London
Johnny Marr: Guitars, Vocals and Keyboards
Sleeve by Subset
Photography by Mat Bancroft
Layout by Johnathan Elliot

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

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