sabato 1 dicembre 2012

Spandau Ballet – Parade



Curiosare tra gli angoli più bui e sporchi delle cantine ha portato i suoi frutti: tanti vecchi vinili ritrovati dalle copertine impolverate che mi fanno starnutire continuamente.
Ritrovo uno di quei dischi mitici, quelli che sicuramente avrete anche voi da qualche parte anche se non lo sapete, uno dei sopravvissuti ai mitici anni ottanta.
Già, perché gli anni ottanta sono stati un decennio a cui sono rimasti affezionati tutti quelli che l’hanno vissuto, l’ultimo intervallo storico senza l’intromissione di cellulari e computer; ci si dava gli appuntamenti nelle piazze e non su facebook, ci si chiamava al telefono di casa e, le sorelle, i fratelli e i genitori subito pronti a chiedere chi è?, i bambini giocavano a pallone per le strade e tornavano a casa sporchi e sudati, i calciatori non avevano il nome sulle maglie, non esistevano le macchine SUV.
Sono passati più di trent’anni, ma sono andati troppo veloce al punto che nessuno si è mai reso conto di aver perso qualcosa che non ha più ritrovato.
Erano gli anni del moonwalk Michael Jackson, di Don’t You Forget About Me dei Simple Minds, di Romeo and Juliet dei Dire Straits, dei Pink Floyd, di Tregua di Renato Zero, della vita spericolata di Vasco Rossi, delle follie per Lucio Dalla, di La Vita è Adesso di Claudio Baglioni.
Erano gli anni in cui negli stadi giocava gente come Baggio, Zola, Bruno Conti, gli anni della Sampdoria di Vialli e Mancini, della Juventus di Platini e del Napoli di Maradona.
Al cinema uscivano film come Robocop , Gli Intoccabili, Top Gun e decine di film con Stallone e Schwarzenegger.
Ma, gli anni ottanta verranno ricordati anche per il duello all’ultimo sangue tra le rappresentanti di due boyband inglesi che hanno spaccato famiglie e rotto fidanzamenti.
Sto parlando dei Duran Duran e degli Spandau Ballet,di questi ultimi ho appena ritrovato Parade.
Il particolare nome del gruppo deriva da una mitragliatrice prodotta a Spandau che sparava sui cadaveri posti a difesa delle trincee durante la prima guerra mondiale con l’effetto di una danza macabra.



Il disco è datato 1984 e quell’anno è molto diverso da quello che immaginava George Orwell, non c’è nessun Big Brother (non ancora) ed esiste molta più umanità del granello presente in Winston Smith.
La voce e l’eleganza di Tony Hadley e degli Spandau Ballet sono la colonna sonora della vita comune di migliaia di ragazze romantiche che passano i pomeriggi in casa con le amiche perché i genitori non le fanno uscire, che non sanno nemmeno il significato del termine privacy.
È il mal di testa che hanno i ragazzi bombardati dal sax di questa band sdolcinata (new romantic ad essere precisi), e che per amore non possono far a meno di continuare ad ascoltare fino allo sfinimento.
È un disco stremato e senza solchi che salta e gratta su Only When You Leave e Round And Round.
Il terzo lato sprigionato da questo vinile è una catapulta verso un’epoca troppo vicina per essere celebrata e troppo lontana per essere dimenticata.

Voto: 7/10

Spandau Ballet – Parade (1984)

Side One
Only When You Leave
Highly Strung
I’ll Fly For You
Nature Of The Beast


Side Two
Revenge For Love
Always In The Back Of My Mind
With The Pride
Round And Round



Supporto: CD, LP
Uk Album Chart: #2

                                  
Spandau Ballet are:

Tony Hadley - lead vocals
Gary Kemp - guitars and backing vocals
Martin Kemp - bass
Steve Norman - saxophones and percussion
John Keeble - drums



Dopo il Live Aid del 1985 e il grande successo di Through The Barricades, il gruppo, come tanti altri, sul finire degli anni ottanta si scioglie.
Gary Kemp ha intrapreso una carriera di attore che lo ha visto al fianco di Kevin Costner e Whitney Houston in The Bodyguard, Tony ha partecipato ad un reality show in America e partecipato al musical Chicago. Sembrava tutto chiuso nelle cantine dei ricordi, simili a quella dove ho ritrovato questo disco, e invece il 25 marzo del 2009 dall’interno di una nave della seconda guerra mondiale, il gruppo comunica la sua reunion e pochi mesi più tardi pubblicherà la raccolta Once More.

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

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