martedì 27 novembre 2012

Conserviamo la storia

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

Sappiamo tutti quanto sia importante la qualità del disco, CD o LP che sia, per un buon risultato all'ascolto.

Nel caso degli LP il problema più grande è riuscire a conservare nel tempo la qualità dell'incisione. Il disco in vinile è per sua natura piuttosto delicato, anche se meno di quanto tutti si immaginano, e la polvere lo sporco in generale, oltre e non solo a un utilizzo criminale in giradischi mal regolati, rimangono i suoi più grandi nemici.

La prima cosa da imparare è il modo migliore per conservarli nei nostri scaffali.

Logica vuole che la sistemazione migliore sia quella che causa meno stress meccanico ai dischi, ovvero quella perfettamente verticale. Mettere i dischi in pila uno sopra l'altro è il modo migliore per distruggerli. Infatti il peso non indifferente di ogni LP, va a gravare su quello immediatamente sotto e con una pila di 100 LP, capite subito che i primi devono sopportare un peso di svariati chili.
Questo peso poi è tutt'altro che omogeneamente
 distribuito, in quanto ogni LP ed ogni copertina sono diversi tra loro, fatto che provoca una distribuzione di carichi squilibrata, facendo si che i dischi prendano forme sbagliate, sopratutto su quelli più sottoposti a stress o più delicati. A quel punto, far suonare bene un disco deformato è compito davvero difficile anche per i migliori giradischi, le ondulazioni della superficie provocano continue variazioni della forza d'appoggio della puntina, credo un vero e proprio effetto "montagne russe".
Aggiungiamo a questo gli ovvi problemi di mistracking (cattivo tracciamento). Questo comportamento porta rapidamente al deterioramento dei solchi e della puntina stessa, se non addirittura al guasto del cantilever e dell'equipaggio mobile del pick-up.
Se avete un disco deformato non c'è molto che possiate fare.
Una delle cure, seppure non definitiva, è quella di utilizzare dei clamp per giradischi ossia dei pesi da poggiare sul perno che schiaccino l'LP ondulato contro il piatto spianandolo.
Uno degli inconvenienti però, di di questi oggetti, è che la loro applicazione, specie per quelli "a gravità", è particolarmente stressante per la sede dove ruota il perno, vero cuore del giradischi, occorre dunque prestare molta attenzione nel loro utilizzo. Un'altra possibilità è quella fornita da alcuni giradischi di alto livello che dispongono, di serie o come optional, di una pompa aspiratrice che ha il compito di risucchiare l'aria da sotto l'LP, incollandolo completamente al piatto, ma rimane un sistema che visto il suo alto costo, è diventato molto raro. Occorre inoltre tener presente che alcuni piatti ed alcuni tappetini sono stati progettati appositamente per funzionare senza alcun tipo di clamp. Recuperare un disco deformato è un compito difficile almeno quanto riuscire a farlo suonare decentemente.
Per i casi più gravi occorrerà secondo me rassegnarsi, ma ci sono molte persone che provano i più impensabili esperimenti disperati, c'è chi ha tentato di cuocere in un forno a microonde il proprio vinile dopo averlo messo, ben pressato, in mezzo a due dischi di vetro che ha dato risulati alterni. Talvolta la cottura ha funzionato, altre volte è stata un disastro.
Non è uno scherzo, ho letto di persone che l'hanno fatto per davvero proprio come ultima spiaggia, nel tentativo di salvare il salvabile, ma da quanto ho appreso bisogna stare molto attenti al tempo di cottura e alla temperatura che impostiamo, a mio parere va provato proprio come ultimo tentativo estremo. Un altro problemino dei vinili, è quello di caricarsi di elettricità statica molto facilmente; il semplice scorrere della puntina nei solchi o le manovre di inserimento nella custodia sono sufficienti a far accumulare sulla sua superficie una notevole quantità di elettricità. Questa carica è dannosa per due motivi, il primo è sicuramente conosciuto da chi in casa si occupa di spolverare i mobili, è che un corpo carico elettrostaticamente attira con estrema facilità la polvere. L'altro motivo sta nel fatto che le cariche elettrostatiche causano piccoli problemi di lettura dei solchi, talvolta dando origine a fastidiose scariche che disturbano l'ascolto.
Le soluzioni possono essere varie, a partire dai liquidi antistatici, per finire con spazzole particolari che utilizzano il nostro corpo per ridistribuire le cariche elettriche accumulatesi sul disco, ma anche utili tappetini elettrostatici.
L'utilizzo di buste in carta di riso per proteggere i dischi è senz'altro consigliabile ed aiuta a minimizzare l'entità del fenomeno.
Oltre ad una attenta opera di prevenzione dobbiamo tentare di pulire i nostri dischi arrecando il minor danno possibile.
Un sistema efficace, ma delicato, da applicare in casi particolarmente difficili, è il lavaggio.
Questo può avvenire in proprio con mezzi casalinghi oppure in negozi che dispongano di opportune macchine lava-dischi.
In casa si può procedere in diversi modi ed ognuno che si cimenta in tal senso avrà la sua ricetta segreta.
L'utilizzo di liquidi speciali per la pulizia di dischi è da valutare con estrema attenzione, il pericolo è infatti quello che alcune delle sostanze che costituiscono il liquido si depositino a lungo andare, sul fondo dei solchi rovinandoli irrimediabilmente.
Per questo motivo i migliori liquidi lavadischi sono prodotti estremamente "soft" essendo costituiti principalmente da sostanze innocue (acqua demineralizata, ad esempio) e da uno o più solventi di tipo volatile come l'alcool.
Se non siamo abbastanza coraggiosi da intraprendere la strada del lavaggio o se i nostri dischi non ne hanno urgente necessità possiamo procedere alla pulizia periodica, prima e dopo ogni ascolto, tramite spazzole o sistemi simili.
Dopo anni di lavaggi le proprietà adesive e la morbidezza di questo stranissimo materiale sono rimaste inalterate.
In qualsiasi modo eseguiate la pulizia dei vostri LP accertatevi che le buste che li ospiteranno siano pulite e che il tappetino del giradischi non abbia accumulato elettricità statica e polvere che inevitabilmente si trasferiranno al disco successivo.

Ultimo consiglio, forse banale per qualcuno, che vi voglio dare, è quello di inserire i vostri dischi in buste di plastica trasparente dedicate, che ormai si trovano in vendita ovunque sopratutto su internet, per preservare le splendide immagini sulle copertine, punto forte dei nostri LP. Quindi state attenti, cerchiamo di preservare questo fragile e stupendo mezzo, che ancora dopo anni ci emoziona e appassiona, conservate la storia! 


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