venerdì 16 novembre 2012

Il negozio di dischi

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito


Il web ha reso più facile la reperibilità e la fruibilità della musica ma nello stesso tempo ne ha determinato la brevissima vita, nell'ascolto dei ragazzi.
Quando ero molto piccolo ancora non c'erano le radio private, e la possibilità di ascoltare musica era circoscritta al giradischi, quindi all'ascolto del nostro amato e frusciante vinile.
I dischi in circolazione erano pochi, questo però comportava il fatto che li ascoltavamo ininterrottamente, fino a che entravano in circolo nel nostro organismo e li assimilavamo a tal punto che ci hanno poi accompagnato per tutta la vita.
E mentre li ascoltavamo, osservavamo attentamente le grandi copertine degli LP e leggevamo i testi contenuti all'interno fino ad impararli a memoria nonostante la scarsissima conoscenza dell'inglese.
Un disco a quei tempi, era la fine degli anni settanta, costava molto per la nostra misera "paghetta" settimanale, quindi la scelta di un disco comportava una lunga riflessione nel tempio della musica, il negozio di dischi.
Ricordo perfettamente il negozio più vicino a casa mia che si chiamava Trithe, oppure Discoland a via Baldo degli Ubaldi, che aveva già delle promozioni, oppure i magazzini Cossuto sulla Tuscolana dove comprai i primi 4 dei led Zeppelin e Atom dei Pink Floyd, mi ricordo anche la fila davanti a Disco Boom a via del Tritone dove comprai The Wall il giorno della sua uscita a Roma alla modica cifra, per un doppio, di 9.900 lire. Nei magazzini però era più difficile chiedere informazioni o ascoltare i dischi, mentre nel negozio di dischi  li ascoltavi, ne parlavi, incontravi appassionati che ti raccontavano aneddoti, concerti, ti indicavano dove trovare magliette, spillette o adesivi.
Poi la smania di avere sempre più dischi risparmiando un pò mi ha portato da Revolver e Disfunzioni Musicali dove era possibile trovare tra i dischi usati un pò di tutto a metà prezzo.
Il negozio di dischi era un ritrovo, quando mi sono sposato ne avevo uno sotto casa, Davide ed Edoardo se lo ricordano bene, e lì dentro ho conosciuto tanti amici, io che ero nuovo del quartiere.
Ora ci sono molti meno negozi di dischi, ma la riscoperta del vinile sta riportando gli appassionati, che prima giravano tra le bancarelle dell'usato, nei negozi come quello del mio amico Fabio di Discopiù.
E' stato un grande piacere scoprire che tanti ragazzi ascoltano i vecchi vinili, e che le case discografiche stanno facendo uscire i nuovi dischi in vinile. Ed è bellissimo sentire ogni tanto i miei figli, tra un iPod e un iPhone rispolverare qualche mio vecchio disco e sentirlo ancora ruggire sotto la puntina.
Un giorno di tanti anni fa ci dissero che il CD era eterno e il vecchio vinile era finito, allora come mai i miei dischi sono in condizioni migliori dei miei CD che hanno vent'anni di meno? 

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