Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito
8 dicembre 1980 New York City, si sentono 4 colpi di pistola, sono quelli che Mark David Chapman spara verso John Lennon, colpendolo a morte. Oggi 34 anni e un giorno (ieri non ho potuto scrivere) dopo questo tragico episodio cercherò di rendere omaggio a uno dei più grandi artisti della storia e come disse lo stesso Chapman l'uomo più famoso di quel periodo. Fama che è anche cresciuta dopo lo scioglimento dei Beatles, grazie ai suoi dischi da solista ma soprattutto grazie al suo impegno politico contro la guerra del Vietnam, e più in generale a favore della pace. Tanto da essere tenuto sotto osservazione, nei suoi anni newyorkesi, dall'FBI che lo considerava un possibile terrorista. Però parlerò un'altra volta del conflitto tra Lennon e gli interi Stati Uniti d'America, oggi voglio scrivere di Beatles e in particolare del loro disco forse più famoso Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Pubblicato nel 1967 fu uno dei primi concept album della storia della musica, la rivista Rolling Stone lo mette al primo posto tra i 500 migliori album di tutti i tempi, ma non non mi soffermerò oltre su questi dati. Come per ogni album che si rispetti anche Sgt. Pepper's ha una copertina ben riconoscibile e più che degna di nota. Sulla cover infatti sono presenti personaggi famosi e non che avrebbero dovuto costituire il proprio pubblico, personaggi scelti in parte dal gruppo e in parte dagli ideatori della copertina, in cui sono presenti scrittori, come Edgar Allan Poe, Oscar Wilde e Lewis Carroll, ma anche atleti come Sonny Liston (pugile) e Albert Stubbins (calciatore del Liverpool), e ovviamente pensatori ed artisti di ogni tipo come Marx, Freud, Einstein, Marlon Brando, Marilyn Monroe e Bob Dylan. Anche in questo caso però furono fatte delle scelte e a farne le spese furono Gandhi, rifiutato dal presidente della casa discografica in persona per salvaguardare il mercato della EMI in India, Gesù Cristo e Hitler, rifiutati per paura delle critiche che avrebbero ricevuto. Ora passiamo al disco che si apre con la title track Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band scritta da Paul McCartney che semplicemente unì parole che sentiva avere un bel suono per formare un testo, la musica è volutamente un misto tra rock e un'orchestra di ottoni con un sottofondo parlato introdotto per coinvolgere lo spettatore ad assistere allo spettacolo. Questa traccia è seguita da With a Little Help From My Friends, scritta da John e Paul, ed una delle pochissime canzoni cantate da Ringo Starr concepita come un gioco di domanda e risposta tra la voce solista e i cori il tutto accompagnato dal piano. Questa canzone è inoltre famosa per essere stata reinterpretata e resa ancora più famosa da Joe Cocker durante il celebre festival di Woodstock del 1969. La prossima canzone è probabilmente la più discussa dell'album e sicuramente quella su cui si può parlare di più. Lucy in the Sky with Diamonds, questa traccia è quella in cui John è più libero di creare e l'unica scritta totalmente da lui, canzone che secondo molti è un inno all'LSD, per le sue iniziali e per le sue sonorità psichedeliche. Tema che è stato smentito sia da Paul McCartney sia dall'autore della canzone, John Lennon. Secondo le parole di Lennon stesso la canzone è stata ispirata da Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll "Era Alice sulla barca. Sta comprando un uovo che si trasforma in Humpty Dumpty. La signora del negozio si trasforma in una pecora e il minuto dopo vogano da qualche parte in una barca a remi, è questo quello che stavo visualizzando". L'altra ispirazione per la canzone, e specialmente per il titolo, viene da un disegno fatto dal figlio di John, Julian, che raffigurava una ragazzina, Lucy, nel cielo con i diamanti, appunto il titolo della canzone. Intervistato qualche anno dopo John disse che questa canzone non fu registrata bene , quindi non era contento di come fosse venuta e a riguardo disse di volerla registrare nuovamente, convinto di migliorarla. La traccia successiva Getting Better nasce da un pensiero che Paul ebbe quando vide il sole spuntare mentre passeggiava con il cane. Tornato da John iniziarono a lavorare a questo pezzo che presenta un testo molto ottimistico basato su un presente da scrivere dopo un passato buio, cantato da Paul, alternato a un sarcastico " non potrebbe andar peggio" suggerito da John il tutto accompagnato da una melodia ancora una volta incalzante che ti invita realmente ad andare avanti e ad abbandonare il passato. La canzone che segue, Fixing a Hole, è quella che lo stesso McCartney definisce un "inno all'erba" in quanto lo stesso bassista la vedeva come unico svago dalla routine e unico modo per esplorare in profondità la natura. Un altra traccia con una storia particolare è Being For The Benefit of Mr.Kite!, questa canzone trae spunto da un vecchio poster di un circo, che Lennon comprò durante la registrazione del video di Strawberry Fields Forever, in questa canzone l'autore voleva che il brano sembrasse parte del circo e delle sue sonorità per questo nelle registrazioni John suonò l'organo, Paul chitarra solista e basso mentre George e Ringo si cimentarono con l'armonica tutto questo per ottenere il sound che John voleva. Un'altra curiosità su questa canzone è la presenza dei personaggi del poster, interpretati dai Bee Gees, nel film che prende spunto dall'album a cui ruba anche il titolo. Il lato B invece inizia con un tributo all'India, paese che sarà importantissimo nella crescita della band, da parte del sempre più religioso George Harrison, in questa canzone, Within You Without You, sono preponderanti le sonorità tipiche appunto dell'India che poi caratterizzeranno specialmente la sua carriera solista. Il disco come si deve ad un concept album si conclude con una traccia che rimanda al lato A si tratta di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band(Reprise), in tutto e per tutto simile alla prima ma più veloce e con suoni più distorti. Infine per ultima ma non meno importante A Day in the Life come al solito frutto dei soliti 2, John e Paul, in questo caso però hanno accorpato due canzoni, un'inizio e una fine di John e una parte centrale infinita di Paul, che si incastravano benissimo tra loro, per formare una canzone che secondo McCartney doveva indirizzare alla verità e non un invito all'uso di droghe, al contrario però la pensava la BBC che bandì il brano. Beh per come la vedo io nell'Inghilterra degli anni 60 era più che un'allusione all'uso di stupefacenti...però dopo averli ascoltati e riascoltati posso dire che forse è proprio questo che mi piace dei Beatles. Potrebbero sembrare sempre innocenti o sempre colpevoli dipende da come li vivi... sono un gruppo che ami o odi. Cosa che tutti i componenti hanno dimostrato anche da solisti, soprattutto John Lennon.
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