Dopo aver passato tutta la settimana scorsa ad ascoltare praticamente solo questo disco o parte di esso come potevo non parlarvene. The Doors è l'album d'esordio dell'omonima band della California pubblicato nel 1967 da Morrison e compagni e che a livello di vendite in quell'anno fu secondo solamente a Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band dei Beatles, insomma battuti ma non proprio dagli ultimi arrivati. All'epoca fu un disco molto innovativo soprattutto per il sound psichedelico che è dovuto sia al tastierista Ray Manzarek che al chitarrista Robby Krieger, ma come non parlare della vera anima del gruppo e autore della maggior parte dei testi Jim Morrison, un uomo che non serve descrivere, un uomo divenuto un'idolo circondato dalla sua aura di mistero, il simbolo di una generazione sia negli Stati Uniti che nel mondo, nonché uno dei più importanti esponenti della rivoluzione culturale degli anni Sessanta. I suoi testi hanno un qualcosa di mistico che ti avvolge durante tutta la durata del disco, penso sia proprio questo che qualche anno fa mi ha fatto innamorare di questo gruppo e soprattutto di questa sorta di sciamano travestito da cantante rock. Le canzoni rispecchiano perfettamente il significato del nome della band "The Doors of Perception" cioè "le porte della percezione" nel senso che, ogni loro canzone ti trasporta in un universo parallelo fatto di riflessione, che nel loro caso era rivolto al periodo in cui vivevano come nella traccia di apertura Break on Through (To the Other Side), a proprie esperienze come per The Crystal Ship o Light my Fire, ma anche da fonti letterarie come per The End in cui coesistono varie ispirazioni tra cui Edgar Allan Poe, Allen Ginsberg, Jack Kerouac, William Blake (come per il nome degli stessi Doors), ma soprattutto dall'Edipo Re di Sofocle, infatti nella parte culminante del discorso che in realtà è The End, Morrison parla appunto del complesso di Edipo, che fa ormai parte del mito dei Doors. Dell'album fanno parte inoltre altri pezzi molto importanti come Alabama Song, presa da un brano di Bertolt Brecht, che ancora una volta dimostra l'amore per la letteratura specialmente di Morrison, ma anche Backdoor Man scritta da Willie Dixon per Howlin Wolf, traccia che porta allo scoperto la grande influenza che ha avuto sul gruppo il blues. Infine vorrei parlare un po' di più della mia canzone preferita dell'album Light my Fire, che per chi non lo sapesse è stata scritta quai totalmente da Krieger quasi sfottendo Morrison e i suoi testi. Questa è una canzone che mi ha attirato fin dal primo ascolto in cui si notano subito i toni psichedelici dati dall'organo di Manzarek che seguiti dalla chitarra un po' latina e un po' orientale di Krieger hanno reso questa canzone un classico.
Jim Morrison - voce
Robby Krieger - chitarra
Ray Manzarek - organo, pianoforte
John Densmore - batteria
Lato 1
1. Break On Through (To the Other Side)
2. Soul Kitchen
3. The Crystal Ship
4. Twentieth Century Fox
5. Alabama Song
6. Light My Fire
Lato 2
7. Back Door Man
8. I Looked At You
9. End Of The Night
10. Take It As It Comes
11. The End
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