Dopo una lunga assenza dal blog torno a scrivere una recensione su un disco forse molto dimenticato o forse non conosciuto. Se dico Ivano Fossati, sicuramente a tutti salta subito in mente "Panama", o "La mia banda suona il rock", ma giurerei che nessuno di voi sta pensando ai Delirium o a Dolce Acqua.
Forse dovreste sapere che in un locale di Genova il "Revolution", dove Fossati tentava le prime esperienze di jam session, il cantante nel 1971 entra a far parte del gruppo dei Sagittari, che successivamente diverranno i Delirium. Un gruppo progressive rock di tutto rispetto, nel frattempo studia e si diploma al Liceo Classico "Andrea Doria" di Genova. Con i Delirium, nello stesso anno realizza il primo disco della sua carriera "Dolce Acqua", prodotto dalla Fonit è sicuramente un buon disco pop melodico con uno stile essenzialmente acustico, pieno di ballate ritmiche per chitarra come ne sono da esempio (Favola o Storia del Lago di Kriss), visto lo stampo progressivo della band, nell'album non mancano dei brani d'ispirazione romantica come (Preludio o la stessa Dolce Acqua), ascoltandolo magari con un'orecchio forse troppo critico mi sento di aggiungere che si può percepire una dedica per il Jazz, forse viste le sonorità ai musicisti (Luis Armstrong e Charlie Parker). La canzone più popolare del disco è "Jesahel", che senza dubbio resta anche una delle canzoni progressive italiane più famose di tutti i tempi, ma solo le successive ristampe del disco in versione cd ne vedono la sua comparsa, visto l'enorme successo che nel 1972 riscuote al Festival di Sanremo, dove giunge sesta. Nel vinile non trova spazio neppure "Canto di Osanna/Deliriana" che fa parte del primo 45 giri del gruppo.
Il disco a mio parere lascia comunque in primo piano la componente melodica progressiva con testi barocchi ed ermetici che con la voce scura e profonda di Fossati si esaltano, molto simile ai primi lavori dei King Crimson e dei Colosseum. Forse il flauto suonato dallo stesso cantante in questo album è a un livello troppo amatoriale ancora. I testi sono tutti scritti da Fossati mentre la firma delle musiche è di Mario Magenta dirigente della Fonit Cetra, che in realtà non aveva affatto partecipato alla realizzazione del disco, ma ne aveva ugualmente firmato i brani poiché all'epoca nessun componente dei Delirium era iscritto alla SIAE in qualità di compositore. Bisogna sicuramente ringraziare "Gigi" per la copertina dell'album che aprendolo tutto sembra un quadro psichedelico con colori acidi che riporta sicuramente la visone del mondo dei ragazzi di quegli anni.
Tracce
Preludio (Paura) - 3:37
Movimento I (Egoismo) - 4:30
Movimento II (Dubbio) - 3:24
To Satchmo, Bird and other unforgettable friends (Dolore) - 5:58 - (Magenta)
Sequenza I e II (Ipocrisia-Verità) - 3:35 - (Magenta)
Johnnie Sayre (II perdono) - 4:47
Favola o storia del lago di Kriss (Libertà) - 4:20
Dolce acqua (Speranza) - 5:47
Jesahel (CD bonus track)
Formazione
Ivano Fossati - voce, flauto
Mimmo Di Martino - chitarra acustica, voce
Marcello Reale - basso
Peppino Di Santo - batteria, voce
Ettore Vigo - tastiere
Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito
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