lunedì 1 settembre 2014

Riusciranno I Nostri U2 A Ritrovare L'ispirazione Misteriosamente Scomparsa In Africa?





Partiamo dall’inizio della crisi, che più avanti si va, più indietro si trova.
Pop (1997) fu un disco incompleto e molto discusso, ma almeno si avevano argomenti su cui riflettere. L’enorme buco nell’acqua di All That You Can’t Leave Behind (2000), il vero peggior disco degli U2, ha aperto la via per un tunnel buio e senza uscita.
Nel 2004 esce How To Dismantle An Atomic Bomb, un salvagente che riesce a coniugare gli U2 dei primi anni ottanta con quelli di oggi: un disco sincero.
Nel 2006 esce per la raccolta U218Singles uno dei singoli più belli, Window In The Skies, e altre due perle furono incluse nella raccolta The Best Of 1990-2000, Electrical Storm e, The Hands That Built America, per la colonna del film Gangs Of New York di Martin Scorsese.
Nel 2008 era pronto un disco, che con un improvviso cambio di direzione, venne pubblicato nel marzo del 2009 col nome di No Line On The Horizon. La leggenda vuole che poco prima di darlo alle stampe The Edge sia corso in fabbrica per riordinare la scaletta (Fez – Being Born era la prima, diventata poi l’ottava, e No Line On The Horizon l’ultima divenuta la prima).
Il disco è sicuramente il migliore dei tre del nuovo millennio, o quello che più ricorda gli sperimentalismi di Achtung Baby, ma la cattiva scelta dei singoli ne ha impedito la comprensione storica e commerciale.
Il primo singolo è la canzone più brutta degli U2 in assoluto, Get On Your Boots, una specie di versione malriuscita di Vertigo.
Non è bastata la magnificenza di Magnificent, il disco è stato bruciato con il primo singolo, e il terzo I’ll Go Crazy If I Don’t Go Crazy Tonight (una sorta di brutta copia di Ultra Violet), non ha di certo migliorato l’idea che Magnificent fosse solo un caso in un disco sciapo.
Ed è un vero peccato perché all’interno ci sono canzoni straordinarie come Moment Of Surrender, la stessa No Line On The Horizon o White As Snow.
Nel frattempo il tour U2360° diventa il più grande della storia della musica.
Bono afferma di aver pronto un altro disco che verrà pubblicato nel giro di pochi mesi, Songs Of Ascent, che invece non vedrà mai la luce e verrà accantonato.
Nella colonna sonora del film Brothers compare l’inedito Winter.
Bono e The Edge lavorano alla colonna sonora del musical Spider-Man: Turn Off The Dark; presentano dal vivo alcune nuove canzoni come Boy Falls From The Sky, Mercy del periodo di How To Dismantle An Atomic Bomb, North Star che finirà nella colonna sonora di Transformers 3, The Flowering Rose Of Glastonbury, dedicata al mitico festival inglese o la strumentale Return Of The Stringay Guitar.
Tutto materiale accantonato.
Ogni volta i membri del gruppo dicono che il nuovo disco verrà pubblicato nei prossimi mesi, ma dalla prima dichiarazione di Bono sono passati cinque anni.
Nel 2013 sembra davvero finita l’attesa e invece gli U2 pubblicano solo un singolo, Ordinary Love, per la colonna sonora del film Mandela: Long Walk To Freedom.
Un singolo ripetitivo ma di buon livello.
A gennaio 2014, viene ufficializzata la pubblicazione del disco per marzo, e viene pubblicato il primo singolo, Invisible per pubblicizzare l’iniziativa (RED) contro l’AIDS e raccogliere fondi.
I risultati musicali sono sconfortanti, ma onestamente non capisco come ci si potesse aspettare di più da una canzone che sembra uscita dalla colonna sonora di Piedone Lo Sbirro.
Di nuovo gli U2 in preda al panico rimandano l’uscita del disco.

Ora sembra che l’album uscirà entro la fine dell’anno e si intitolerà Sirens, pare sia noto anche il titolo del primo singolo, Summer Nights.
Gli U2 stanno cercando di pubblicare un disco importante o quantomeno migliore del precedente e probabilmente finora non ci sono riusciti.
Pare che il problema sia il produttore o il mixaggio giusto, ma onestamente credo fare qualcosa di valore non coincida con fare qualcosa di preciso.
Gli U2 hanno raggiunto grandi risultati, sicuramente molto più alti delle loro capacità musicali (eccenzion fatta, se proprio si deve fare, per la batteria di Larry Mullen) perché sono sempre stati in grado di toccare l’anima e il cuore delle persone.
Che l’Africa abbia fatto perdere l’ispirazione a Bono?
Sicuramente le iniziative benefiche hanno tolto parecchio tempo al gruppo, ma dovrebbero essere attività che illuminano e riempiono, emozioni di cui gioire.

Certo se si passa da Obama  alla Apple, dai party di George Clooney alle osterie di Santa Monica, dalle feste hollywoodiane agli scarabocchi per Matteo Renzi, è ovvio che il fuoco indimenticabile resti solo un ricordo.





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