Partiamo
dall’inizio della crisi, che più avanti si va, più indietro si trova.
Pop
(1997) fu un disco incompleto e molto discusso, ma almeno si avevano argomenti
su cui riflettere. L’enorme buco nell’acqua di All That You Can’t Leave Behind
(2000), il vero peggior disco degli
U2, ha aperto la via per un tunnel buio e senza uscita.
Nel 2004
esce How
To Dismantle An Atomic Bomb, un salvagente che riesce a coniugare gli
U2 dei primi anni ottanta con quelli di oggi: un disco sincero.
Nel 2006
esce per la raccolta U218Singles uno
dei singoli più belli, Window In The Skies, e altre due
perle furono incluse nella raccolta The
Best Of 1990-2000, Electrical Storm e, The
Hands That Built America, per la colonna del film Gangs Of New York di Martin Scorsese.
Nel 2008 era
pronto un disco, che con un improvviso cambio di direzione, venne pubblicato
nel marzo del 2009 col nome di No Line On The Horizon. La leggenda
vuole che poco prima di darlo alle stampe The Edge sia corso in fabbrica per
riordinare la scaletta (Fez – Being Born era la prima,
diventata poi l’ottava, e No Line On The
Horizon l’ultima divenuta la prima).
Il disco è
sicuramente il migliore dei tre del nuovo millennio, o quello che più ricorda
gli sperimentalismi di Achtung Baby, ma la cattiva scelta
dei singoli ne ha impedito la comprensione storica e commerciale.
Il primo
singolo è la canzone più brutta degli U2 in assoluto, Get On Your Boots, una
specie di versione malriuscita di Vertigo.
Non è
bastata la magnificenza di Magnificent, il disco è stato
bruciato con il primo singolo, e il terzo I’ll Go Crazy If I Don’t Go Crazy Tonight (una sorta di brutta copia di Ultra
Violet), non ha di certo migliorato l’idea che Magnificent fosse solo un caso in un disco sciapo.
Ed è un vero
peccato perché all’interno ci sono canzoni straordinarie come Moment
Of Surrender, la stessa No Line
On The Horizon o White As Snow.
Nel
frattempo il tour U2360° diventa il più grande della storia della musica.
Bono afferma
di aver pronto un altro disco che verrà pubblicato nel giro di pochi mesi, Songs
Of Ascent, che invece non vedrà mai la luce e verrà accantonato.
Nella
colonna sonora del film Brothers
compare l’inedito Winter.
Bono e The
Edge lavorano alla colonna sonora del musical Spider-Man: Turn Off The Dark;
presentano dal vivo alcune nuove canzoni come Boy Falls From The Sky, Mercy
del periodo di How To Dismantle
An Atomic Bomb, North Star che finirà nella colonna sonora di Transformers 3, The Flowering Rose Of Glastonbury,
dedicata al mitico festival inglese o la strumentale Return Of The Stringay Guitar.
Tutto
materiale accantonato.
Ogni volta i
membri del gruppo dicono che il nuovo disco verrà pubblicato nei prossimi mesi, ma dalla prima
dichiarazione di Bono sono passati cinque anni.
Nel 2013
sembra davvero finita l’attesa e invece gli U2 pubblicano solo un singolo, Ordinary
Love, per la colonna sonora del film Mandela: Long Walk To Freedom.
Un singolo
ripetitivo ma di buon livello.
A gennaio
2014, viene ufficializzata la pubblicazione del disco per marzo, e viene
pubblicato il primo singolo, Invisible per pubblicizzare
l’iniziativa (RED) contro l’AIDS e
raccogliere fondi.
I risultati musicali
sono sconfortanti, ma onestamente non capisco come ci si potesse aspettare di
più da una canzone che sembra uscita dalla colonna sonora di Piedone Lo Sbirro.
Di nuovo gli
U2 in preda al panico rimandano l’uscita del disco.
Ora sembra
che l’album uscirà entro la fine dell’anno e si intitolerà Sirens, pare sia noto
anche il titolo del primo singolo, Summer Nights.
Gli U2
stanno cercando di pubblicare un disco importante o quantomeno migliore del
precedente e probabilmente finora non ci sono riusciti.
Pare che il
problema sia il produttore o il mixaggio giusto, ma onestamente credo fare
qualcosa di valore non coincida con
fare qualcosa di preciso.
Gli U2 hanno
raggiunto grandi risultati, sicuramente molto più alti delle loro capacità
musicali (eccenzion fatta, se proprio si deve fare, per la batteria di Larry
Mullen) perché sono sempre stati in grado di toccare l’anima e il cuore delle
persone.
Che l’Africa
abbia fatto perdere l’ispirazione a Bono?
Sicuramente
le iniziative benefiche hanno tolto parecchio tempo al gruppo, ma dovrebbero
essere attività che illuminano e riempiono, emozioni di cui gioire.
Certo se si
passa da Obama alla Apple, dai party di
George Clooney alle osterie di Santa Monica, dalle feste hollywoodiane agli
scarabocchi per Matteo Renzi, è ovvio che il fuoco indimenticabile resti solo
un ricordo.
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