lunedì 22 settembre 2014

Led Zeppelin





Alla fine degli anni sessanta stava sempre più crescendo di importanza la musica rock, e specialmente in Inghilterra e negli Stati Uniti stava diventando un fenomeno di massa. Sono proprio questi i due paesi da cui traggono ispirazione i Led Zeppelin gruppo formato da Jimmy Page dopo lo scioglimento del suo vecchio gruppo gli Yardbirds. A partire dal loro primo album sono subito chiare le loro influenze, sicuramente da rock e folk tipicamente britannici ma soprattutto dal blues d’oltreoceano, con Robert Johnson in testa. Questa fusione di generi già sperimentata da Jimi Hendrix e dai Cream e ben evidente fin dal primo e omonimo album del gruppo. Led Zeppelin è uno dei dischi ai quali sono più legato e che ho scoperto frugando tra i vinili di mio padre, la prima traccia Good Times, Bad Times ti dà subito la carica e ti fa pensare a un disco hard rock non del 1969. Proprio in quel momento ti arriva un sound totalmente diverso e con le tracce successive del lato A ti rendi conto che c’è qualcosa di unico. Babe I’m Gonna Leave You dà un tocco più melodico e folk, con You Shook Me si sente l’inconfondibile impronta blues della band che reinterpreta al meglio un pezzo di Muddy Waters, e infine la loro versione di Dazed and Confused che Page ha sfruttato dopo lo scioglimento degli Yardbirds e in cui ascoltiamo sia la potenza del gruppo sia la sua parte psichedelica. Il lato B è ancora diverso e ci mostra ancor di più la versatilità della band con un sound folk accompagnato dall’organo Hammond suonato suonato dal bassista John Paul Jones in Your Time Is Gonna Come, seguita da Black Mountain Side un pezzo strumentale che possiede un suono quasi orientale. La terza canzone è probabilmente la più importante per le generazioni future, Communication Breakdown con un potente riff di chitarra e la voce incisiva di Robert Plant. Questa è la prima canzone che ascoltai di quest’album casulmente in radio ed è proprio con questa che mi innamorai dei Led Zeppelin, magari è perché ha un sound più vicino alla musica che ascoltavo in quel periodo, ma mi provoca grandi emozioni e per me è perfetta. Le ultime due tracce del disco sono una cover di Otis Rush, I Can’t Quit You Baby, un altro pezzo blues scritto da Willie Dixon e How Many More Times un altro blues molto potente tipico della band britannica. Questo album presenta anche molte curiosità in quanto Page era solito non segnalare il vero compositore del pezzo perché riteneva che nel blues fosse giusto condividere le idee per reinterpretarle a loro modo e perciò durante tutta la carriera la band fu soggetta di accusa di plagio. Che spesso si sono rivelate anche fondate ma che non sminuiscono il valore del gruppo. Led Zeppelin I è anche famoso per la sua copertina che raffigura lo Zeppelin Hindenburg che va in fiamme, il gioco di parole nel nome del gruppo – letteralmente dirigibile di piombo – icona che simboleggia la forza distruttiva del gruppo che in appena 10 anni di carriera ha cambiato totalmente la storia del rock, influenzando moltissimo le generazioni successive.



Side 1
Good Times Bad Times
Babe I’m Gonna Leave You
You Shook Me
Dazed And Confused

Side 2
Your Time Is Gonna Come
Black Mountain Side
Communication Breakdown
I Can’t Quit You Baby
How Many More Times





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