giovedì 19 giugno 2014

U2 - LAST NIGHT ON EARTH

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito



Sono le quattro del mattino dell’ultima notte di registrazione di Pop, il disco più controverso degli U2, di cui abbiamo parlato qui.
Gli U2 sono esausti ma devono chiudere per forza le registrazioni del disco, hanno già fissato l’inizio del PopMart Tour e sono sull’orlo di una crisi di nervi, Last Night On Earth nasce in questo momento come ricorda Bono: il ritornello mi venne in mente proprio alla fine delle sedute di registrazione di Pop, che stavano diventando un po’ ridondanti e stressanti. Erano le quattro del mattino dell’ultima notte in studio. Al mixer c’era gente che non toccava il letto da una settimana. Paul era in attesa dei nastri da portare a New York per la realizzazione del master. Cominciai a cantare il verso: “You’ve got t ogive it away”. Non trasformarlo in lavoro, era il messaggio. Che era esattamente quello che stavamo facendo. Intendevamo esprimere in modo coinvolgente cosa succede quando il rock’n’roll incontra la cultura dei club. Invece, il risultato dava la sensazione di ascoltare un mucchio di uomini su un impianto petrolifero in mezzo al Mare del Nord. La mia voce era completamente andata, per coprire un po’ la cosa, nel disco abbiamo aggiunto un sacco di eco ed Edge ha cantato con me.
Non male per una canzone nata in poche ore anche se il perfezionista The Edge non la vede così: Last Night On Earth è più vicina all’estetica della band. Era un buon pezzo ma è paragonabile a New Year’s Day o Sunday Bloody Sunday? Ovviamente no, altrimenti la suoneremo ancora dal vivo.

La canzone rimane una delle più rock di tutta la carriera del gruppo e viene pubblicata come terzo singolo, dopo Discothèque e Staring At The Sun, il 14 luglio 1997.
Già la data è un richiamo storico. Il 14 luglio 1789 è la presa della Bastiglia, il simbolo della Rivoluzione Francese, il simbolo della fine dell’Ancien Régime.
Per quanto riguarda il video gli intrecci sono molteplici.
 Dieci anni prima Bono stava cantando Pride (In The Name Of Love) a San Francisco e durante la performance prese uno spray e scrisse sul muro la frase: Rock and Roll Stops The Traffic (scena ripresa all’interno del film Rattle And Hum, e frase riapparsa anche nel video di All Because Of You girato sopra un camion a New York) ma forse non sapeva che gli U2 avrebbero generato quello che il Time definì l’ingorgo più gigantesco della storia americana.
Per girare il video vengono chiuse strade a autostrade a Kansas City. Gli abitanti sono infuriati, i fan sono bloccati dalla polizia: gli U2 girano per le strade vuote della città come fosse veramente la fine del mondo. Lo scenario è apocalittico e riprende lo stile dei film di fantascienza degli anni Sessanta.
La protagonista femminile del video è la modella Sophia Dahl, nipote dello scrittore Roald Dahl, autore, fra gli altri, di La Fabbrica Di Cioccolato (1964) e Il Grande Ascensore Di Cristallo (1972).
Il “custode della fine del mondo” rivelato negli ultimi istanti del video è il poeta William Burroghs, nipote dell’inventore omonimo che può essere considerato il padre dell’addizionatrice, il prototipo dell’odierna calcolatrice.
Sul poeta invece si potrebbe aprire una parentesi infinita di riconoscenza culturale per quello che ha scritto e per la sua influenza all’interno della Beat Generation, ma credo bastino le parole che Jack Kerouac gli dedica nel suo capolavoro On The Road (Sulla Strada, 1951): “Ci vorrebbe una notte intera per raccontare di Old Bull Lee; per adesso diciamo solo che faceva l'insegnante, e a buon diritto, si può dire, perché passava tutto il tempo a imparare; le cose che imparava erano quelle che considerava e chiamava “i fatti della vita”; le imparava non solo per necessità, ma per scelta. Aveva trascinato quel suo corpo lungo e sottile in giro per tutti gli Stati Uniti, e in gran parte dell'Europa e del Nord-Africa, ai suoi tempi, solo per vedere cosa succedeva; negli anni Trenta aveva sposato una contessa russa in esilio solo per strapparla ai nazisti. […] Faceva tutte queste cose solo per sperimentarle. Ora si dedicava allo studio della tossicodipendenza. […] Passava lunghe ore coi libri di Shakespeare in grembo; il “Bardo Immortale”, lo chiamava. A New Orleans aveva cominciato a passare lunghe ore in compagnia dei codici Maya, e anche quando parlava con gli amici teneva il libro aperto in grembo. Una volta avevo detto: “Cosa ci succederà quando moriremo?”, e lui aveva risposto: “Quando si muore si muore, ecco tutto”. […] Bull aveva un debole sentimentale per l'America dei vecchi tempi, specialmente degli anni Dieci, quando […] il Paese era selvaggio, rissoso e libero, libertà di ogni genere in abbondanza per tutti. La cosa che odiava di più era la burocrazia di Washington; subito dopo venivano i progressisti; poi i poliziotti. Passava il tempo a parlare e a insegnare agli altri. Jane sedeva ai suoi piedi; io anche; e anche Dean (Neal Cassady, ndr); e in passato anche Carlo Marx (Allen Ginsberg, per il quale gli U2 misero in musica una sua poesia durante le registrazioni di The Joshua Tree ndr). Avevamo tutti imparato da lui.”

Il 2 agosto 1997 William Burroghs morì e il video di Last Night On Earth rimane una delle sue ultime notti su questa terra.

SHE'S LIVING LIVING NEXT WEEK NOW
YOU KNOW SHE'S GOING TO PAY IT BACK SOMEHOW
THE FUTURE IS SO PREDICTABLE
THE PAST IS TOO UNCOMFORTABLE

YOU GOT TO GIVE IT AWAY






U2 – Last Night On Earth (1997)

Version 1
01 Last Night On Earth (Single Version)
02 Pop Muzik (PopMart Mix)
03 Happiness Is A Warm Gun (The Gun Mix)

Version 2
01 Last Night (First Night In Hell Mix)
02 Numb (The Soul Assassin Mix)
03 Happiness Is A Warm Gun (The Danny Saber Mix)

04 Pop Muzik (PopMart Mix)

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