Rattle And Hum è l’ultimo disco degli anni ottanta per gli U2, ed è un mix di canzoni inedite, cover e live version di alcune canzoni di The Joushua Tree e del passato.
E’ la
colonna sonora dell’omonimo film che documenta la vita e la musica degli U2 in
quel periodo.
E’ disco
ambizioso e indefinito che si apre con Helter
Skelter, del White Album dei
Beatles, in una versione live da brivido, che tutt’oggi rimane una delle
migliori cover mai realizzate.
Attraverso
l’omaggio al poeta irlandese Boyle o’Reilly esiliato in una terra chiamata Van Diemen’s Land, si arriva ad una
delle canzoni più famose del disco, Desire,
primo singolo in cui gli U2 diventano molto, forse troppo americani.
Hawkmoon 269, secondo me una delle
migliori, si riferisce ad un piccolo paese vicino a Rapid City, nel Dakota,
mentre il testo, strutturalmente semplice, parla per metafore, del bisogno di
amore (When the night has no end/As the
day yet to begin/As the room spins around/I need your love).
All Along The Watchtower è la cover di
un pezzo del 1968 di Bob Dylan, per rimarcare l’America.
Angel Of Harlem, secondo singolo,
pubblicato il primo dicembre 1988, è dedicata alla cantante jazz Billie
Holiday, e, spesso, ancora oggi nei concerti, porta in alto il nome di Rattle And Hum.
Bob Dylan
compare di nuovo per la stesura del testo e l’incisione di Love Rescue Me che parla dell’amore, cosi come When Love Comes To Town, un vero e proprio blues con la
collaborazione di BB King.
La
bellissima Heartland è forse il
motivo centrale della pubblicazione dell’album, attraverso l’atmosfera e la voce
calda di Bono si prova a spiegare la sensazione di essere nel cuore
dell’America (Missisipi and the coton wool heat/Sixty-six a higtway speaks/Of desert
dry/Of cool green valleys/Gold and silver veins/Of the shining cities).
God Part II riprende un pezzo di John
Lennon chiamato God, in cui cantava
di non credere in niente, e allo stesso modo Bono non crede a tante cose, ma
crede ostinatamente nell’amore. E’ il pezzo che segna il divario ancora sottile
tra gli U2 degli anni ottanta e quelli di Achtung
Baby.
Titoli di
coda.
Arriva a
concludere questa raccolta di stornelli e
canzonette la canzone più bella del disco e forse la più romantica mai
scritta da Bono, All I Want is You, il
cui video fu girato sulla spiaggia di Ostia a pochi passi dal set di Federico
Fellini.
È la canzone
con cui gli U2 chiudono una decade magica e per certi versi rappresenta il loro
scioglimento metaforico. Johnny Marr lascia gli Smiths, i Simple Minds sono in
crisi, i Pink Floyd suoneranno per un altro disco come i Dire Straits, per non
parlare dei Clash, dei Police e di tutta quella musica che ha reso epica questa
decade. Che, parafrasando una canzone dei Simple Minds, ha dato alla musica un
nuovo sogno dorato.
All I Want Is You forse si riferisce
anche a questo, alla consapevolezza che anche se i tempi sono cambiati, gli U2
continuano a suonare e a restare uniti tra di loro e con il loro pubblico.
Tre accordi
più la verità?
Probabilmente
si.
Bono canta di tutto ciò che conta veramente in
un rapporto di coppia, oltre i regali eclatanti e le promesse impossibili.
Tutto quello che conta è voler stare insieme.
UK Album
Chart: #1
US Album Chart: #1
Voto: 6/10
U2 – Rattle And Hum (1988)
A
Helter Skelter
Van Diemen’s Land
Desire
Hawkmoon 269
B
All Along The Watchtower
I Still Haven’t Found What I’m Looking For
Freedom For My People
Silver And Gold
Pride (In The Name of Love)
C
Angel of Harlem
Love Rescue Me
When Love Comes To Town
Heartland
D
God Part II
The Star Spangled Banner
Bullet The Blue Sky
All I Want Is You
Nessun commento:
Posta un commento