martedì 4 dicembre 2012

New Trolls - New Trolls "La barchetta"

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

Non posso non scrivere un post sul genere che più mi appassiona e con qui riempio le mie giornate, forse peccherò di egoismo, ma come si fa a non parlare del "Prog" diminutivo di "Progressive Rock". Be no forse è troppo poco un post, avrei troppe notizie curiosità, emozioni e perplessità da affrontare, che un solo post non può bastare, però, visto che in questi giorni mi sono ritrovato per le mani un disco italiano che fa parte di questo filone musicale, almeno su questo vinile un bel post voglio scriverlo.
Il disco che ho comprato al Mercatino appartiene ai "New Trolls", un gruppo che sicuramente fa parte della scena del rock progressivo italiano degli anni settanta. Una band che nasce negli anni 60, più precisamente nel 1966, a Genova, con il nome "I Trolls", da un'idea di Pino Scarpettini (tastiere) e Vittorio De Scalzi (voce e chitarra). Nel gruppo comparivano anche Ugo Guido (voce e basso), Giulio Menin (batteria) e Piero Darini (chitarra e voce). Col questo nome il gruppo incise, per l'etichetta La voce del padrone, il 45 giri "Dietro la nebbia". Seguirono, sempre nel 1966, "Cherish" e "Il mondo che vuoi" e altre cover fatte con una formazione diversa e senza la presenza del chitarrista De Scalzi.
L'esordio dei Trolls arriva nel 1967, quando il gruppo cambiò il nome in "New Trolls", con una nuova formazione: Vittorio De Scalzi (voce e chitarra), Nico Di Palo (voce e chitarra), Giorgio D'Adamo (basso), Mauro Chiarugi (tastiere) e Gianni Belleno (batteria e cori). Secondo una leggenda (smentita da De Scalzi), questa formazione fu scelta sulla base di un articolo pubblicato su un giornale genovese, in cui un critico musicale aveva elencato i migliori musicisti della città. È invece noto che la scelta di questa formazione avvenne in seguito a numerose vicissitudini; in un primo tempo dovevano appartenere al gruppo anche Renato Rosset (sostituito da Chiarugi) e Sergio Blandini (sostituito da Di Palo). Il gruppo iniziò a esibirsi nei locali cittadini, proponendo uno stile che univa elementi beat e psichedelici. Nella primavera del 1967 i New Trolls erano già sufficientemente noti da essere scelti da François Bonnier come gruppo di apertura dei concerti italiani dei Rolling Stones. Successivamente nel 1969 i New Trolls approdarono al Festival di Sanremo con il brano "Io che ho te", a cui seguirono altri due singoli di successo, "Davanti agli occhi miei" ed" Una miniera".

Ma la parte della loro carriera che mi preme di più raccontarvi è quella che parte dal 1971, che fu un periodo di svolta importante per il gruppo. Dopo aver partecipato nuovamente al Festival di Sanremo (con una cover del brano "Una storia" di Sergio Endrigo), il gruppo incise quello che molti critici considerano il loro capolavoro: "Concerto grosso per i New Trolls". L'album è caratterizzato da sonorità ormai pienamente progressive, che uniscono elementi di musica classica a passaggi che ricordano le grandi band del "progressive britannico" dell'epoca (per esempio Jethro Tull e King Crimson). Il materiale di Concerto grosso fu scritto da Luis Bacalov, e la realizzazione dell'album vide la partecipazione di Maurizio Salvi. Per il Rock di casa nostra, sopratutto quello progressivo, quest'album rimane una pietra miliare, oltre a questo vi si può sicuramente aggiungere "Ut" disco del 1972, che rimane in parte, anche se piccola, progressivo e in parte stempera queste sonorità per riportarsi su un tessuto musicale essenzialmente pop della canzone Italiana, anche in "Concerto Grosso n.2" che risulta quasi un tentativo mal riuscito, nel 1976, di ripercorrere il successo del primo CONCERTO GROSSO, ancora su musiche di Luis Bacalov, ma decisamente meno interessanti. Alla fine degli anni settanta la produzione del gruppo si è orientata verso sonorità più pop-rock, pur mantenendo alcune delle caratteristiche distintive del progressive come gli arrangiamenti molto elaborati, il virtuosismo tecnico delle esecuzioni, che portano  Nico Di Palo a essere considerato (Il piccolo Hendrix italiano), ed i cantanti polifonici molto strutturati. Nello specifico del vinile che vi presento si ritrova sicuramente la seconda parte musicale dei New Trolls, quella più Pop-Rock. Il disco New Trolls (detto anche "La barchetta" per l'immagine di copertina, raffigurante i componenti della band su un'imbarcazione) è l'ottavo album in studio dei New Trolls, pubblicato nel 1979 su etichetta discografica Warner Bros. Records. E' stato registrato a Modena e alcuni brani come "Domenica di Napoli" vedono la collaborazione di Lucio Dalla per i testi. Stupenda comunque rimane la copertina e la struttura stessa dell'involucro, caratterizzato da un apertura insolita, che a mio parere fa alzare di tanto il mio voto, per quanto riguarda i pezzi all'interno, devo dire che amo molto di più il filone di meta sessanta dei New Trolls, quello più progressivo, ma comunque rimane un disco molto orecchiabile e piacevole, quindi darei a "New Trolls" o se volete "La Barchetta", un bel 6 su 10.




Tracce

Fuoco
Che idea (singolo estratto dall'album)
Domenica di Napoli
Immaginare
OK (Fiamme sul pacifico)
In paradiso
Volo
Accendi la tua luce


Formazione nel disco

Vittorio De Scalzi - voce, tastiere, armonica a bocca
Giorgio Usai - voce, tastiere
Nico Di Palo - chitarra, voce
Ricky Belloni - chitarra, voce
Giorgio D'Adamo - basso
Gianni Belleno - batteria, percussioni, voce



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