martedì 8 settembre 2015

La Sensibile Grandezza Della Donna


A volte penso all'essere Donna, ma con la D maiuscola, che non è di certo un errore di battitura della mia Olivetti Lettera 35.
No, essere donna con quella lettera lì è tutta un'altra cosa. Perché essere femmina è la più grande rovina dell'umanità ma essere donna è di sicuro la più grande ricchezza.  Perché essere donna è un qualcosa difficile da spiegare a parole. E allora mi sento costretta a prendere spunto da parole impresse  in fogli più dotti dei miei.. Essere donna è un grido che allieta e dà energia, è un grido contro il mondo ancora oggi. È essere figlia e madre e nessuno dei due compiti è semplice.
Khaled Hosseini mi parla di donne che quasi credevo non esistessero più. Mariam:essere figlia quando non ti vogliono tale. Segregata fuori dal mondo da un padre che non vuole riconoscere ciò e un Afghanistan che non sa amare. E nonostante questo aspettare entusiasta il giorno in cui poter rivedere quel genitore che non aveva il coraggio di chiamarla figlia. Un misto dentro di me di inconsapevolezza e rabbia verso un amore così puro. E poi vederla scoprire lungo le pagine una coscienza nuova e più oscura. Vedere l'uomo...è facile amare il dio, il difficile è amare l'uomo.  E nella sfortuna dell'ennesimo matrimonio combinato,  trovare un'altra donna, Layla, diversa da lei e grande come lei allo stesso tempo. Scoprire un'amicizia che fonda la vera solidarietà,  quella che non chiede nuove opportunità per sopravvivere.  Quella che ci ricorda la grandezza dell'umanità e il sapersi sentire Umani. Il sacrificio che una donna fa verso un'altra donna e le dona la felicità,  che Layla non si meritava certo più di Mariam, ma che la vita le aveva già offerto conoscendo questa..e mi viene da sorridere verso quell'oscurità. Perché a volte, più volte di quanto immaginiamo, capisco che il bene può vincere contro il male, e che c'è qualcosa da poter sempre sconfiggere...


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