Il disco
dell’anno (almeno per me) è The Messenger
di Johnny Marr.
Un disco
attraverso i cui solchi si capisce l’importanza di Johnny sia negli Smiths,
associabili per molto tempo solo e unicamente a Morrissey, e sia nella nuova
musica alternativa.
Si capisce
il suo pensiero strafottente (che mi trova d’accordissimo) su vari temi, in
questo caso si parla di scuola e di aspetti della personalità.
In un’intervista
di qualche mese fa spiegò cosa lo avesse indotto a scrivere il testo di questa
canzone: “E’ autobiografica. Si tratta di
riconnessione con la sensazione che avevo mentre crescevo, di quelle che ti
definiscono. E’ l’ultima che ho composto per il disco, e cercavo qualcosa con
un aspetto sognante, perché le altre canzoni sono così esplosive. Mi ricorda
la mattina nebulosa d’estate quando avevo 15 anni e decisi di non tornare più a
scuola”.
È una
canzone che parla di scelte.
Tra scuola e poesia.
Tra quello che ti dicono e quello che vuoi
fare.
Di quando
dici addio ad una parte di te.
Di quella
sensazione che hai quando ti trovi in una situazione che non ti compete, e dell’impegno
che ci vuole per trovare la giusta strada lungo le strade di una città che non
ti aspetta, anzi, va sempre più veloce.
Here comes your poetry
New town velocity
Johnny Marr – New Town Velocity UK Limited 7’’ (2013)
A
New Town Velocity (Single Version)
B
The It-Switch
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