È più che
lecito domandarsi cosa abbia da dire ancora Renato Zero, classe 1950,
quarant’anni di dischi, di cui uno, Amore
Dopo Amore, ha venduto 1.300.000
copie (suo record personale).
Renato come
sanno tutti è nato al Piper, dove ha deciso di presentare il singolo Chiedi Di Me, da quei giorni a Via
Tagliamento in cui non si sapeva dove
finiva una lacrima e dove iniziava un sorriso, ne ha fatta di strada, il
ragazzo della Montagnola.
È stato nel
corso degli anni settanta uno dei personaggi più strani e discussi dalla
critica. È l’unico caso in Italia, in cui un cantante può permettersi senza
vergogna o compromessi di cantare, l’una accanto all’altra, canzoni come Mi Vendo, I Migliori Anni Della Nostra Vita,
Sbattiamoci, Il Cielo.
E’ riduttivo
definirlo semplicemente cantante o cantautore o artista, nel disco Presente (vinile più venduto del 2009)
si autodefinisce operaio specializzato in
manutenzioni straordinarie di teste
sognanti.
Sono passati
quarant’anni da No, Mamma, No! e
l’amore di Renato è cresciuto cambiato e maturato, sia per i suoi sorcini, che
per il suo percorso.
“A chi arriva a un’età come la mia potrebbe venir
voglia di dire: vabbè, invece di cantare facciamoci due gargarismi. No, non
posso farlo proprio adesso che sto bene, sono insolitamente allegro e amo, con
tutte le controindicazioni”.
Il disco
registrato tra Roma, Londra e Budapest ha visto, tra gli altri, la
collaborazione di Trevor Horn (produttore di Paul McCartney, Genesis, Simple
Minds, Robbie Williams) è uscito il 12 marzo ed è subito salito al primo posto
in classifica .
È definito
dallo stesso cantante un lavoro definitivo come si nota dal sigillo in
ceralacca della copertina e dalle parole scritte all’interno del disco.
Ci fu amore nelle notti del Piper. Sui
cellulari della polizia che ci conducevano regolarmente al più vicino
Commissariato per i soliti accertamenti. Interrompendo le nostre lezioni di
estetica comparata e trasgressioni applicate.
Amore in cima al pollice che esibivamo per
scoccare un passaggio in macchina. Ancora amore mentre eravamo in fila per
essere scelti per una comparsata a Cinecittà.
Amore nella lunghezza dei capelli. Nelle
gonne sempre più corte. Nella digestione delle ingiurie di quei quattro
borghesucci senza fissa dimora.
In questo Album ci sono tappe salienti del
mio amore pellegrino. Che non si è mai negato all’impegno ed alla ricerca.
Vivendo talvolta il lampo di uno sguardo. L’eternità di una carezza. La
persistenza di una richiesta mai esaudita. Ma costantemente vigile e presente.
L’amore mi ha guarito facendomi male.
Mi ha sorpreso migliorandomi.
È entrato nelle mie canzoni con irruenza e
dolcezza. Ma senza mai palesarsi diverso da come l’ho sempre pensato, intuito e
successivamente incontrato…
Tu l’hai capito chi è!?!?! E’ il mio
pubblico!
Chiedi Di Me, primo singolo, riporta
tutti proprio ai tempi dell’università di
vita chiamata Piper (Per spaventarli
lo sai/Basta fargli vedere che ami/Che giudizi non temi/Che in pace sei tu/
Chiedi di me a quei bigotti laggiù/I Dubbi che seminai non li sciolsero
mai/Poveri cristi!/ Corpi deserti!).
Il primo
lato contiene anche Una Canzone Da
Cantare Avrai, in cui è lo stesso Renato a parlare al pubblico (Dischi d’oro e trofei non li troverai
appesi/Solo nude pareti l’essenzialità…) (Mi fa bene osservare la vita
passare/Apprezzando e godendo ogni cosa
che ho/Ma non posso permettermi inutili soste/Per raggiungere un cuore si suda
però); e Il Nostro Mondo, una
delle più belle del disco, in cui si parla dell’amore verso un’altra persona (In mezzo al caos/E nell’immensità/ E’ un
miracolo essere qua/Vicini) (Che cosa aspetti, vieni abbracciami/ Con tutto il
cuore forza stringimi/ Hai bisogno di me/Come anch’io di te/Anch’io di
te!/Perché questo è il nostro mondo/Perché solo non vivrei/ Se vuoi la luna te
la prendo/Per te che cosa non farei).
Sull’altro
lato del disco sono incise canzoni sulle sfaccettature dell’amore e della
memoria, Angelina è il ricordo
nostalgico della portiera del palazzo, Lu
è dedicata a Lucio Dalla, I ’70 è un
dipinto sugli anni del successo e sul punto da cui ripartire.
Il secondo
disco si apre con Un’apertura D’ali,
forse la canzona più bella di Amo.
Il ticchettio di te di
te
E’ assenza che fa
compagnia
In questa notte di
caffè
Di sogni ad orologeria
Sapessi quanta vita
c’è
Nel ticchettio di te
di te
La vita è un’apertura
d’ali
Quel senso di cometa
Che c’è dentro noi
…
L’amore ci fa
prigionieri
Eppure sembra libertà
Ma ci sarà una sera
Che capirai di me
Silenzi e chiaroscuri
Lo stormo di pensieri
Che volano da te
La Vacanza è un pezzo più allegro che
rompe il clima sentito della precedente canzone (Renato ci mancherai!) e Oramai
è un conflitto sulle ceneri di un amore (Piangono
i pianeti/ L’universo intero piange/ Nel vedere questi umani/ Mentre perdono i
colori/ Gli entusiasmi la passione/ Non deludermi ti prego/ Se vuoi ti lego).
Tutto Inizia Sempre Da Un Sì è una
preghiera verso se stessi e gli altri (Se
il nemico tuo sei tu/ Il primo dubbio nasce da lì/Se fallisce l’onestà/muore
una parte di te!/ Io non mi rassegnerò/ Se sbaglierò mi correggerò/ Ho sempre
cercato in me/ Le mie risposte/Speranze riposte/ Ho bisogno di cose vere/ Notti
chiari frasi sincere perché/ Sia gioia nuovamente/ Il viaggio sia eccitante).
In Vola Alto Renato cerca di spronare gli
animi (Pensa in grande fallo ancora/ Tu
cavalca quell’idea/Suda incazzati e poi prega/ E quanto puoi tu scappa via…/
CHE SOFFRIRE DI CORAGGIO E’ LA PIU’ BELLA MALATTIA…VOLA ALTO!)
Dovremmo Imparare A Vivere ironizza sui
costumi del mondo di oggi (Abbiamo perso
credito/ Fiducia/ Autonomia/ Il primo che si candida si abbuffa e scappa via!/
Hai visto mai?/ Alla fine i coglioni saremo noi).
L’ultima
canzone è La Vita Che Mi Aspetta in
cui tutte le esperienze vissute, i fallimenti, i successi, alimentano ancor di
più l’amore verso il futuro (Ma la vita
che mi aspetta non mi fa paura/Il domani che mi aspetta non mi fa paura/C’è una
forza che fa superare ogni barriera/Così intensa come una preghiera/ E’ la vita
che mi aspetta e non mi fa paura).
Amo –
Capitolo 1 è un disco poetico e quasi testamentario per Renato, è un viaggio
che parte dai tempi del Piper, passando per una portiera, per il ricordo di
Lucio Dalla e per l’amore che ha accompagnato e continua all’infinito.
Perché
Renato Zero è un pezzo di Roma che cammina.
Ed infine a tutti quelli che mi rendono
testimone di momenti d’amore autentici e duraturi, alimentando la mia
convinzione che l’amore esiste, serve, forma e contribuisce a realizzare
progetti magnifici come questo mio.
E ancora grazie a Dio per farmi sentire
ancora vivo, attivo, creativo e perennemente innamorato!
GRAZIE DI QUEST’INCONTRO
Voto 8/10
Renato Zero
– Amo Capitolo 1 (2013) Edizione Limitata Numerata Vinile
Disco Uno
Lato A
Chiedi Di Me
Una Canzone Da Cantare Avrai
Il Nostro Mondo
Disco Uno
Lato B
Voglia D’amare
Angelina
Lu
I ‘70
Disco Due
Lato A
Un’apertura D’ali
La Vacanza
Oramai
Disco Due
Lato B
Tutto Inizia Sempre Da Un Sì
Vola Alto
Dovremmo Imparare A Vivere
La Vita Che Mi Aspetta
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