domenica 19 maggio 2013

Townshend è gay?

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

Siamo a New York, corre l'anno 1990, ma le prime voci iniziarono già a trapelare nel 1980 dopo la pubblicazione dell'album EMPTY GLASS, il secondo album di Pete Townshend (anche se viene considerato il primo dato che Who Came First era una collezione di demo). L'album tratta diversi temi e problemi che Townshend stava affrontando in quel periodo, come l'alcolismo, l'abuso di droga, la morte di alcuni amici. Empty Glass contiene anche una canzone d'amore, Let My Love Open the Door, che si posizionò nella top ten dei singoli negli Stati Uniti, oltre agli altri singoli che ebbero un successo minore Rough Boys e A Little Is Enough. Specie dopo aver ascoltato il brano Rough Boys (ragazzi rudi) un brano che, apparentemente, sembra mettere alla berlina gay americani e punk inglesi colpevoli, secondo Townshend, di "vestirsi allo stesso modo, di indossare abiti di pelle e divise militari". In realtà, poi canta "I wanna bite and miss you, I wanna see what I can find" (voglio morsicarvi e baciarvi per capire cosa ci trovo). Tutti si interrogano, Pete fa parlare molto di se sulle riviste e poi, il 14 Novembre del 1990, dal settimanale "Newsweek" arriva l'attesa conferma in una lunghissima intervista al chitarrista e leader della rock band Who.
"So cosa significa essere donna", spiega la rockstar inglese, "perché anch'io mi sento un po femmina. E non voglio che mi si consideri solamente un maschio". La dichiarazione fa scalpore che perché (per via dell'atteggiamento aggressivo e, a volte, violento tenuto sul palco) da sempre Townshend incarna lo spirito del "rocker machista".
Pete dichiara che la canzone Rough Boys ha rappresentato una sorta di coming out. "E' vero", dice Townshend al settimanale americano, "la scrittura di quel brano è stata una presa di coscienza. Ho dovuto ammettere a me stesso di essere circondato da persone che non solo adoravo, ma delle quali mi sentivo sessualmente attratto. Ed erano tutti maschi. Quel particolare lato della mia personalità era passivo, subordinato".
Per la cronaca, il brano Rough Boys è stato registrato insieme all'ex batterista degli Small Faces, Kenny Jones chiamato proprio da Pete a sostituire Keith Moon negli Who, dopo la prematura scomparsa di quest'ultimo. Grazie a Rough Boys, Townshend ha attirato verso di sé le simpatie della comunità gay internazionale. Voto 6, solo sufficienza per Pete, questo album per me rimane, senza grandi idee musicali, dopo il quasi sperimentale Who Came First, questo disco è sicuramente troppo pulito e "semplice", ma comunque degno di nota.



Tracce

Tutte le tracce sono state composte da Pete Townshend.

Rough Boys - 4:02
I Am an Animal - 3:51
And I Moved - 3:21
Let My Love Open the Door - 2:44
Jools and Jim - 2:36
Keep on Working - 3:23
Cat's in the Cupboard - 3:34
A Little Is Enough - 4:42
Empty Glass - 5:25
Gonna Get Ya - 6:25

Bonus track della ristampa del 2006- Imperial Japan CD

I Am an Animal (demo con versione alternativa della voce) - 3:48
Keep on Working (demo con versione alternativa della voce) - 3:32
And I Moved (demo con versione alternativa della voce) - 3:06
Gonna Get Ya (work-in-progress long version) - 11:24
Tracce non inserite nell'album

Classified (demo registrato nel 1970 pubblicato come b-side in diverse versioni europee del singolo del 1980 Let My Love Open the Door)
Greyhound Girl (b-side di Let My Love Open the Door EP in Europa)
Let My Love Open the Door (alternative mix dal CD singolo UK del 1996)

Musicisti

Pete Townshend - voce, chitarra, tastiere, sintetizzatore

Altri musicisti

John "Rabbit" Bundrick - tastiere "straight"
Mark Brzezicki - batteria
James Asher - batteria
Simon Phillips - batteria
Tony Butler - basso
Kenney Jones - batteria in Rough Boys
Raphael Rudd - arrangiamenti degli ottoni in Rough Boys
Peter Hope-Evans - armonica a bocca in Cat's In The Cupboard

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