giovedì 3 gennaio 2013

Le Luci Della Centrale Elettrica - Per Ora Noi La Chiameremo Felicità

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

E se gli alberghi appena costruiti coprono i tramonti tu non preoccuparti.





Le luci della centrale elettrica è il nome d’arte di Vasco Brondi, un cantautore di Ferrara. Prima di questo album pubblica Canzoni Da Spiaggia Deturpata, che gli permette di vincere la Targa Tenco (migliore opera prima).
Cieli coperti dai copertoni bruciati.
Il particolare nome del progetto musicale lo spiega lo stesso Vasco in un’intervista: ‘non mi interessava dare il mio nome di battesimo, ma trovarne uno che in qualche modo caratterizzasse già i pezzi dando loro uno sfondo. Più che la centrale elettrica in sé sono queste luci. Forse mi piaceva come immagine, quello che era. Mi piace questo fatto della Montedison che se chiedi anche alla maggior parte dei nostri concittadini nessuno sa bene cosa facciano lì dentro, a meno che proprio non ci lavorino. Quindi è questa entità Montedison che mi piaceva evocare, e soprattutto le luci della Montedison in quel fumo che esce, questa attrazione serale che spesso è l’unica che c’è in città’.


Nel 2010 esce il suo secondo album Per Ora Noi La Chiameremo Felicità, un disco fuori tempo e fuori moda, stroncato da alcuni solo per il fatto di essere molto simile al precedente. 
La copertina è opera del fumettista Andrea Bruno, con cui Brondi ha recentemente collaborato per la realizzazione del fumetto Come Le Strisce Che Lasciano Gli Aerei.
I singoli estratti sono Cara Catastrofe e Quando Tornerai Dall’estero.
Il titolo del disco è un chiaro rimando al brano La Solitudine di Leo Ferrè: ’La disperazione è una forma superiore di critica, per ora noi la chiameremo felicità’.

Il messaggio è che per arrivare ad uno stato di felicità devi avere dei problemi reali (Questa città ci morirà tra le braccia). Non puoi arrivare alla felicità dalla felicità. Se tutto sta andando male hai più stimoli per cambiare le cose.

Adesso che sei forte che se piangi ti si arrugginiscono le guance.

Secondo noi del Terzo Lato Del Vinile in Vasco Brondi c’è l’angoscia e la precarietà della generazione di ventenni e trentenni che hanno problemi di lavoro e di identità (E neanche se ti pagano ma tanto non ti pagano/ Sventoleremo le nostre radiografie per non fraintenderci/ Metteranno in vendita il colore dei tuoi occhi come dati statistici),che si trovano a parlare in macchina nei parcheggi, a non avere una casa, a combattere la disoccupazione attraverso un lavoro insoddisfacente (vedi il suo libro Cosa Racconteremo di Questi Cazzo Di Anni Zero).
È la protesta di un cantautore che parla d’amore e di amicizia, che, però, diventano sentimenti ostacolati da problemi politici e sociali. A noi rimane la scelta di continuare a protestare o abituarci a tutto quello che ci fanno credere. 

Che i sogni siano sintomi, siano armi nucleari.

                                  
Voto: 7/10



Le Luci Della Centrale Elettrica – Per Ora Noi La Chiameremo Felicità (2010)



Lato A
Cara Catastrofe
Quando Tornerai Dall’estero
Una Guerra Fredda
Fuochi Artificiali
L’amore Ai Tempi Dei Licenziamenti Dei Metalmeccanici


Lato B
Anidride Carbonica
Le petroliere
Per Respingerti In Mare
I Nostri Corpi Celesti
Le Ragazze Kamikaze



Tutte le canzoni sono di Vasco Brondi.
- Vasco Brondi - voce, chitarra acustica, chitarra elettrica
- Stefano Pilia - chitarra elettrica, basso elettrico
- Enrico Gabrielli - organo, rhodes, pianoforte, clarinetto, flauto
- Rodrigo D'Erasmo - violino elettrico, violectra
- Giorgio Canali - seconda chitarra acustica su Anidride carbonica e Per respingerti in mare

Produzione artistica Le Luci Della Centrale Elettrica.
Produzione esecutiva Cara Catastrofe (PRODUCI, CONSUMA, CREPA)
Le illustrazioni e la grafica sono di Andrea Bruno.

Il Terzo Lato Del Vinile - Il Sito

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